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A Dubai piace il fotovoltaico “made in Sicily”
13 Feb 2014 07:06

Si chiama “Sundial” ed è un progetto di ricerca e innovazione tutto “made in Italy”, frutto della collaborazione siciliana fra uno studio di architettura e l’azienda Cappello Group di Ragusa, che ha prodotto innovative pensiline fotovoltaiche “green“, applicabili a parcheggi auto così come a terminal bus, presentato e subito apprezzato ieri al “Solar Middle East” di Dubai, nell’ambito della collettiva italiana organizzata da Ice-Anie. Alla prima presentazione del progetto nel padiglione Italia una banca d’affari del Bahrein ha subito richiesto la realizzazione di queste pensiline per la copertura delle aree parcheggio di un centro commerciale che sta sorgendo in quel Paese, purché i pannelli fotovoltaici siano di colore rosso e non nero.

L’idea mette insieme la tecnologia (brevettata dal gruppo siciliano) dei moduli fotovoltaici “Micron” ad elevate prestazioni energetiche, quella del sistema di integrazione in architettura “Coversan Faldaunica“, e un monolite in acciaio a campata unica e a zero impatto ambientale, dal design di lusso “made in Italy”, estremamente versatile ed elegante.

“Siamo certamente in grado di aggiungere questa applicazione senza incidere sull’elevato rendimento energetico dei nostri pannelli – spiega Giorgio Cappello, ceo della Cappello Group –. Ciò grazie alla professionalità del nostro centro di ricerca e innovazione e alla collaudata esperienza della nostra azienda nel campo dell’integrazione del fotovoltaico nell’efficienza energetica di edifici civili e industriali. Se gli ordini confermeranno la bontà del progetto ‘Sundial’ – conclude Giorgio Cappello – coinvolgeremo diversi giovani nello sviluppo di quest’ultima evoluzione della nostra gamma di prodotti”.

Il progetto “Sundial” per la copertura di aree parcheggio – che coniuga efficienza, design e zero impatto ambientale e adotta esclusivamente componenti “made in Italy” – è stato concepito per soddisfare le esigenze dei mercati del Medio Oriente, dell’Asia e dell’Africa. Invece l’applicazione più articolata della struttura, destinata a terminal bus, punta direttamente all’attenzione degli Emirati Arabi e della municipalità di Dubai, sensibili al binomio qualità-eleganza e impegnati a inserire soluzioni tecnologiche e rispettose dell’ambiente nello sviluppo dei tessuti urbani.


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