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Budapest, una statua per il ‘gigante buono’ Bud Spencer
13 Nov 2017 13:04

In tenuta da cow-boy, con una sella poggiata sulla spalla e nella fondina una classica Colt. Così viene ritratto Claudio Pedersoli, entrato nella storia come come Bud Spencer, nella statua di bronzo inaugurata a Budapest per rendere omaggio al celebre attorer, scomparso nel 2016 a 86 anni.

Per lui, nato nel quartiere Santa Lucia che in giro per il mondo amava dire “Sono napoletano, non italiano“, il riconoscimento di un Paese nel quale è sempre stato un mito e che gli aveva già intestato un parco. In Ungheria – e in altre nazioni dell’est Europa – Bud Spencer è infatti un personaggio di culto, anche perché negli anni 60 e 70 rappresentava un simbolo di libertà accessibile, mentre i film western americani originali venivano censurati.

La statua in bronzo, opera della scultrice Szandra Tasnadi, alta più di due metri, immortala l’attore in una delle prime scene di “Continuavano a chiamarlo Trinità“. Sul basamento di marmo c’è scritto il nome vero dell’attore e in ungherese “Siamo l’unica coppia che non ha mai litigato“. E’ il riferimento a una frase che Spencer ripeteva a proposito di Terence Hill (Mario Girotti), al suo fianco in svariati film, e che lo stesso Hill pronunciò per ricordarlo al suo funerale.

All’inaugurazione della statua, eretta sulla Corvin Promenade, una strada pedonale della capitale ungherese, erano presenti anche le figlie dell’attore, Cristiana e Diamante. “Siamo onorate e grate – hanno commentato -. La statua gli rende giustizia, tanto era grande nella sua postura, così lo era nelle sue passione e nel suo cuore“.


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