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Cafiero de Raho: “Per sconfiggere la ‘ndrangheta serve alleanza cittadini-istituzioni”
29 Mag 2014 09:54

“La mafia si batte con le alleanze tra i cittadini e le istituzioni”. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, nel corso del seminario promosso dal Commissariato straordinario antiracket e antiusura, Elisabetta Belgiorno, e dal prefetto Claudio Frammartino.

“Un’alleanza – ha aggiunto – che abbatterebbe i tempi di sconfitta della ‘ndrangheta, che ha assunto ormai livelli di diffusione transnazionali”. Cafiero ha aggiunto che, al suo arrivo, “ha trovato una città isolata dal resto d’Italia, per diversi motivi che hanno consentito alla ‘ndrangheta di essere sempre più forte, facendola diventare un problema nazionale. Gli imprenditori che hanno denunciato sono nostri modelli, come quelli che altrove hanno contribuito a debellare un fenomeno violento e pervasivo”.

“Tano Grasso e il prefetto Belgiorno sono qui – ha detto ancora Cafiero De Raho per portare le esperienze fatte altrove e dire che altrove si è riusciti a cambiare. Il risultato è dietro l’angolo. La denuncia è l’arma più potente per battere la ‘ndrangheta, che trova la sua forza sull’omertà. Non è pensabile che questa città continui a restare nelle mani della ‘ndrangheta. E’ necessario che ci sia, veramente, una rivoluzione”.

Per Giovanni Bombardieri, intervenuto in sostituzione del Procuratore di Catanzaro Antonio Lombardo, “è importante iniziare in questo un momento, in cui i fenomeni criminali si sono indeboliti grazie all’intensa attività giudiziaria di questi anni. Questa giornata seminariale non rappresenta una velleità – ha aggiunto Bombardieri – ma si propone di suggerire, avviare una fase di buone prassi. Vogliamo sprovincializzare il tema del racket, fare squadra, sempre più e sempre meglio in Calabria”.


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