';

E i ricercatori tedeschi adottano Pompei e avviano restauri utilizzando le nanotecnologie
31 Ago 2013 09:37

Innovative tecniche di ‘restauro preventivo’, che prevedono anche l’uso di nanotecnologie, faranno parte del progetto di intervento a Pompei che vedrà impegnato dal 2014 un gruppo di ricercatori tedeschi del Politecnico di Monaco, della Società Fraunhofer e dell’Iccrom, ente Unesco per la conservazione dei beni culturali.

Il ‘Progetto di conservazione sostenibile di Pompei’ si articolerà nell’arco di dieci anni: l’investimento previsto è di dieci milioni di euro. ”Pompei è sensazionale”, si legge sul sito del Politecnico bavarese: ”Ogni scavo porta a nuove scoperte e viene tenuto in grande considerazione, sia dalla comunità scientifica che dall’opinione pubblica.

Quel che invece trova meno attenzione è la conservazione degli scavi”. Mentre molti ritrovamenti sono stati messi al sicuro nei musei, ”le mura all’aperto e le numerose decorazioni non sono state conservate adeguatamente e decadono a vista d’occhio’

I ricercatori tedeschi impegnati nel progetto per la salvaguardia di Pompei si prenderanno ‘cura’ di un intera ‘insula’, un isolato, studiandone possibili metodi di conservazione, sia per gli affreschi che per le opere di muratura.

”Si inizierà con lavori di drenaggio – ha anticipato il professor Erwin Emmerling, titolare della cattedra di Restauro a Monaco -, e il lavoro non si esaurirà certo con la costruzione di nuove protezioni”. Gli esperti tedeschi puntano a un restauro preventivo a ciclo continuo, portato avanti con materiali il più possibile semplici, classici. All’iniziativa parteciperanno specialisti di diverse discipline, sismologi, ingegneri edili ed esperti di statica, per avere un quadro completo della situazione. Il piano prevede inoltre di rendere di nuovo verdi alcune zone dell’area archeologica, che dovrà tornare a essere luogo di studio per gli esperti di conservazione di tutto il mondo. Al progetto partecipano la Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e Pompei e l’Istituto superiore per la conservazione e restauro del Ministero dei Beni culturali.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento