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Evasore fiscale per necessità, “ho preferito pagare gli stipendi”. E il giudice assolve
19 Nov 2013 08:16

Sonia Balsano, imprenditrice di Palermo era finita sotto processo per aver evaso 66 mila euro di Iva.

Poiché la sua attività era in forte difficoltà economiche aveva deciso di usare quei soldi per pagare i propri dipendenti.

Il giudice Maria D’Antonio del tribunale di Palermo, visto l’accaduto, l’ha assolta “in quanto il fatto non costituisce reato”.

”Il bilancio della società era stato chiuso in perdita  –  ha spiegato l’avvocato Giuseppe Botta  –  di fatto non c’era stato un valore aggiunto che potesse essere sottoposto a tassazione. E soprattutto l’imprenditore si era trovato davanti a un bivio: pagare i dipendenti o lo Stat0″.

“Questa sentenza ha dissolto un tabù” aggiunge il legale  ”bisogna ragionare sull’elemento soggettivo e oggettivo. L’imprenditrice non voleva sottrarsi all’imperativo legislativo, ma non ha potuto pagare”.

Così, le recenti sentenze hanno già fatto nascere una nuova categoria, quella degli evasori per necessità, che “non hanno volontà di omettere il versamento “ come ha scritto di recente un giudice di Milano assolvendo un imprenditore del settore informatico che non aveva pagato Iva per 180 mila euro.


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