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Gli studenti inventano la App del Reggio Calabria Airport
23 Gen 2014 06:52

L’aeroporto Tito Minnitiè sempre più tecnologico e questo grazie a due degli studenti liceali del gruppo Toekoms che hanno ideato e realizzato in modo assolutamente volontaristico una App gratuita (Reg Airport) che grazie a un semplice click permette a tutte le informazioni di raggiungere l’utente, portando così lo scalo dello Stretto in ogni angolo del globo. Da oggi, dunque, dopo Roma, Milano, Pisa, New York, Amsterdam, Londra Berlino, Oslo, Dublino e Zurigo, anche Reggio Calabria plana gratis sull’App Store.

Basta avere uno smartphone (Ios o Android), e installare l’applicazione che si presenta – spiegano i giovani progettisti Cosimo Borrello e Sonny Postorino – come una utility tripartita nelle seguenti categorie: passeggeri, operatori e piloti. Questa scelta ha il fine di garantire un accesso completo alle informazioni riguardanti l’aeroporto, focalizzando l’interesse dell’utente sulle informazioni che, considerato il ruolo ricoperto dallo stesso, possono essere di maggiore interesse e quindi di facile accesso. Vi è poi una sezione dedicata alla storia dell’aeroporto, per poter onorare non solo ciò che è, ma ciò che è stato“.

Altra sezione è quella relativa alla Scuola di volo dell’Aeroclub dello Stretto che mette insieme una buona dose di entusiasmo, tanta passione per il volo, la voglia di far conoscere l’Aeroporto dello Stretto, con la giusta combinazione di innovazione tecnologica, e un pizzico di mobile marketing. Questo il mix di ingredienti vincenti che sta alla base dell’iniziativa presentata nel corso di una conferenza stampa nella sala Barbaro dell’aerostazione.

Presenti, il responsabile relazioni esterne e comunicazione di Sogas, la società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto, dottor Vincenzo Minniti, l’avvocato Vincenzo Calarco (in rappresentanza del presidente Sogas Carlo Alberto Porcino), il dottor Carlo Marfisi coordinatore del progetto, il professor Michele Buonsanti presidente dell’Aeroclub dello Stretto e, naturalmente, i ragazzi del gruppo Toekoms.

Questa novità ben si inserisce tra i traguardi raggiunti ad inizio 2014, l’Aeroporto dello Stretto infatti, è tra i ventisei scali di interesse nazionale individuati dal Piano Nazionale degli Aeroporti riferito dal titolare del Ministero dei Trasporti in Consiglio Dei Ministri. “Anche se, a dire il vero, per Reggio Calabria – precisa il Presidente SO.G.A.S. SpA Carlo Alberto Porcino – si tratta di una sostanziale riconferma rispetto alle previsioni già contenute dal precedente Piano del Ministro Passera. Tutti gli aeroporti presenti in ciascun bacino, spiega il Piano, che non siano altrimenti considerati Strategici o Regionali possono essere considerati di interesse nazionale, purché si realizzino due condizioni: la prima, che l’aeroporto sia in grado di esercitare un ruolo ben definito all’interno del bacino, con una sostanziale specializzazione dello scalo; la seconda che l’aeroporto sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, purché in un arco temporale ragionevole”.

L’Aeroporto dello Stretto, lo ricordiamo – aggiunge Porcino -, ha per sua stessa collocazione geografica un suo naturale bacino di traffico che si riferisce a Calabria e Sicilia insieme. Una area urbana importante ed estesa che congloba Reggio Calabria e la sua provincia unitamente a Messina con il suo hinterland periferico e, soprattutto, con il mini Arcipelago delle Isole Eolie. Altresì, da oltre un decennio, il Tito Minniti si colloca all’interno del cluster degli aeroporti che totalizzano dati di traffico ricompresi tra le 500mila ed un milione di passeggeri con una sua specifica specializzazione. Un dato ormai consolidato ed acquisito nel tempo. L’utenza media dell’Aeroporto dello Stretto, infatti, è di tipo tradizionale e business, i collegamenti offerti dallo scalo Roma, Milano, Torino, Venezia, Genova sono finalizzati fondamentalmente a specializzare lo scalo sul traffico nazionale (collegamenti point to point) con qualche parentesi internazionale soprattutto legata ad esperienze di tipo charteristico. Quello che ancora oggi chiede a gran voce l’Aeroporto dello Stretto al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e soprattutto ad Enac – evidenzia Porcino – è di essere messi in condizione di poter competere alla pari con gli altri aeroporti di interesse nazionale, per poter stare sul mercato senza penalizzazioni oggi anacronistiche”.


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