';

I nostri figli morti peseranno sulle loro coscienze
07 Lug 2014 05:20

Tina Zaccaria, la mamma di una stupenda bambina di nome Dalia, volata in cielo per la solita malattia, dopo aver letto i dati dell’Istituto Superiore Sanità, scrive:

«Caro padre Maurizio, il nostro popolo non finirà mai di ringraziare lei e Antonio Marfella: il vostro impegno, il coraggio di gridare la verità che nessuno voleva ascoltare salveranno la nostra terra…
Il nostro sacrificio sarà ricompensato da Dio un giorno e dalla storia. La verità è un’arma potente e prima o poi emerge e la sua forza annienta ogni bugia. Sto da giorni lottando contro alcuni scienziati di Pandora che in convegno hanno attaccato le scelte nostre di rendere pubblico il nostro dolore, di essere state strumentalizzate e usate da una persona che definiscono “infame”.
Per amore della verità ho ribadito tutti i motivi delle mie scelte e la libertà con cui le ho fatte, mi sono sentita sbattere in faccia dati rassicuranti di incidenza di cancro infantile addirittura in calo in Campania. Mi è stato detto che farneticavamo, che il nesso non c’era. Ora emergono questi dati, forti, decisi, sicuri, scientifici…
Mi avevano invitato a vergognarmi, mi sono giustificata ancora, per amore della verità. Chissà quante volte è toccato a lei, chissà quante volte a tutti voi e solo per amore della verità, della nostra terra e della nostra gente.
ORA SI VERGOGNINO LORO, CHE SI SCUSINO O MENO NON IMPORTA. CHI TACE E NEGA E’ COMPLICE DEL SISTEMA. I NOSTRI FIGLI PESERANNO SU MOLTE COSCIENZE CON O SENZA SCUSE!!».

Grazie, Tina. A queste menzogne non ho mai risposto. Non ne valeva la pena. Dicevo a me stesso: magari avessero ragione loro!

Magari potessimo svegliarci un giorno e sapere che ci siamo sbagliati. Purtroppo così non era, non è, non è stato, non poteva essere.

Ma noi avevamo messo in conto già da tempo queste mosse.

I negazionisti di ogni tempo sono arrivati a negare l’ olocausto degli ebrei e i campi di sterminio, figurati se non avessero provato a negare lo scempio delle terre e della gente campane.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento