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Invadiamo la posta del sindaco di Trapani e scriviamo: “Concedi il patrocinio al documentario su Rostagno”
06 Giu 2013 14:27

Ha ragione Adelchi Battista: non basta scrivere, non basta solo raccontare o indignarsi sul web, occorrere agire: muoversi.

E allora cominciamo.

Cominciamo da Trapani, dal sindaco che – sua sponte – ha deciso di negare il patrocinio gratuito al documentario su Mauro Rostagno, morto proprio lì il 26 settembre del 1988, per mano della mafia.

Ma Trapani non vuole ricordare, vuole dimenticare.

“Non bisogna parlare di mafia perché si rischia di darle soltanto troppa importanza, i progetti dove si parla sempre e solo male della mafia, in realtà danno importanza ai mafiosi” aveva già avuto modo di dire, tempo fa, il primo cittadino, di Vito Damiano (Pdl).

E meno male che il sindaco in questione è un generale dei carabinieri con un passato nei servizi segreti italiani.

E così, questo documentario che ha avuto il riconoscimento di “Interesse Culturale Nazionale” dal Ministero dei Beni Culturali, che è arrivato in finale anche al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, che ha ottenuto il patrocinio dal Centro di Documentazione Mauro Rostagno, della Fondazione Museo Storico del Trentino, dal Comune di Erice, ha avuto la porta sbarrata solo dal Comune di Trapani.

“Nel riconoscere il valore culturale dell’iniziativa, non si ritiene che essa possa rientrare tra le manifestazioni promozionali per la città di Trapani” scrive il sindaco.

E allora, agiamo. Rispondiamo.

Mandiamo tutti una mail di protesta al sindaco di Trapani (sindaco@comune.trapani.it) chiedendo che conceda subito il patrocinio.

Facciamolo per noi, facciamolo per la memoria di Rostagno.

Facciamolo per cambiare il Sud e la Sicilia.

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