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Istruzione il gap con il Nord che impedisce al Sud di crescere
25 Lug 2022 12:36

Il gap con il Nord si misura anche dal tasso d’istruzione. I dati non sono confortanti. Al Sud la popolazione è mediamente meno istruita (il 46,1% degli adulti risulta poco istruito contro il 33,7% nel Centro-Nord), elevato è l’abbandono scolastico (16,6% al Sud contro il 10,4% del Centro-Nord) ed alta è l’incidenza dei NEET (32,2% al Sud sul totale della corrispondente popolazione contro il 17,8% del Centro-Nord. Ma il Mezzogiorno ha tutte le potenzialità per veder crescere il loro ecosistema innovativo: al ruolo di Università (in particolare 18 Università con dipartimenti nelle aree scientifico-ingegneristiche) e Spin Off (oltre 260) si affianca quello degli ITS che partecipano alla creazione di una formazione professionale qualificata.

Necessario puntare all’innovazione

Con un substrato di questo tipo, ogni strategia di sviluppo connesso alle innovazioni risulta complicato. Inutile girarci attorno. Per il futuro del Sud è strategico è poi il ruolo dell’innovazione, della digitalizzazione e del trasferimento tecnologico. Diversi sono i dati che evidenziano ancora le distanze del Mezzogiorno dall’Italia. Inferiore nell’area è la diffusione di imprese innovative, 48% rispetto al 56%, la spesa per innovazione per addetto, 6,4 mila € contro 9 mila € dell’Italia, la digitalizzazione (l’83,2% delle imprese con almeno 10 addetti ha un livello “basso” o “molto basso” d’adozione dell’ICT, in Italia l’80%).


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