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L’emergenza nazionale dei bambini di Taranto
07 Lug 2014 09:07

”A Taranto si registrano gravi criticità per gli adulti a cui si somma anche, cosa ancor più grave, un eccesso di mortalità per i bambini. Quindi i bambini di Taranto sono un’emergenza nazionale che non ha eguali in Italia”.

Lo sottolinea in una nota il presidente di Peacelink Taranto Alessandro Marescotti riferendosi ai dati epidemiologici diffusi dall’istituto superiore della sanità relativi all’aggiornamento dello Studio Sentieri secondo cui a Taranto la mortalità infantile registrata per tutte le cause è maggiore del 21% rispetto alla media regionale.

”PeaceLink – annuncia Marescotti invierà un apposito rapporto con questi dati alla Commissione Europea perché venga accelerata la procedura di infrazione per invoca, applicando l’articolo 8.2 della direttiva 75/2010 che prevede il fermo degli impianti che non rispettano l’Aia in caso di gravi problemi sanitari”.

A Taranto, secondo il presidente di Peacelink, ”è a rischio il periodo di gestazione. L’Istituto Superiore della Sanità infatti comunica un eccesso di mortalità per alcune condizioni morbose di origine perinatale’ del +45%. Perinatale è il periodo che precede la nascita, a partire dalla 29° settimana di gestazione, e che termina 7 giorni dopo il parto. E’ quindi evidente che vi è un’esposizione corrente ad agenti inquinanti. Crolla completamente la teoria di chi collega le malattie solo al passato. Noi mettiamo sotto accusa il presente, l’inquinamento presente, così tanto minimizzato”.

Il capoluogo ionico, è, dunque,” una condanna per i bambini per l’alta incidenza di tutti i tumori nella fascia 0-14 anni pari al 54% di eccesso rispetto alla media regionale, come attesta il comunicato stampa di ieri dell’Istituto Superiore della sanitá”.

Taranto e la Terra dei Fuochi, dove l’Iss ha riscontrato eccessi di mortalità e di rischio per gli adulti e un eccesso di ospedalizzazione per i bambini, conclude Marescotti, ”sono l’emblema del fallimento della politica di chi ha governato, esibendo in questi anni un misto di indifferenza, ignavia e cinismo”.


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