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Mai più la ‘ndrangheta nel santuario di Polsi
02 Set 2014 08:03

Il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi è un luogo di preghiera e di devozione e nessuno può e deve violarlo. E’ questo il senso del messaggio del Vescovo di Locri, mons.Francesco Oliva, rivolto ai pellegrini giunti a Polsi per la festa della Madonna che si svolgerà oggi.

L’invito del Vescovo di Locri si riferisce, anche se non è detto espressamente, alla criminalità organizzata e ai suoi esponenti che in passato, secondo quanto è emerso da alcune inchieste della Dda di Reggio Calabria, si ritrovavano a Polsi, nel giorno della festa, per decidere le strategie illecite da compiere. “Anche quest’anno – afferma mons. Oliva – la Madonna della Montagna ha voluto che venissimo qui a Polsi. Per la maggior parte è stato un ritorno. Per me è stata la prima volta. Ho gioito nel vedere tanti fedeli manifestare una fede semplice, spontanea, gioiosa. E’ stato un via vai di ragazzi, giovani e tanti adulti, anche persone anziane, che in carovana hanno affrontato con coraggio le difficoltà del lungo viaggio. Forse per l’ultima volta. Cosa rimane? E’ difficile dirlo. Ma ci teniamo a ribadire quanto più volte è stato detto dai Vescovi della diocesi che mi hanno preceduto: il santuario della Madonna della Montagna sito a Polsi è luogo di devozione e di preghiera, uno spazio sacro dedicato a Maria, Madre del Divin Pastore. Come fedeli devoti desideriamo che ne sia tutelata e conservata la sacralità. Il santuario di Polsi con le sue strutture di accoglienza ci appartiene, appartiene alla tradizione spirituale della nostra gente, che nessuno può e deve violare“. “Abbiamo pregato – aggiunge – e continuiamo a pregare, perché anche quanti sono convenuti (o vengono) con altri intenti o interessi possano incrociare lo sguardo di Maria verso un cammino di conversione a Dio“.


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