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Scatta la corsa per la poltrona di procuratore di Palermo. Ecco i nomi
13 Dic 2013 08:36

Sei anni fa furono diretti concorrenti per la poltrona di procuratore di Caltanissetta. Ora Guido Lo Forte, procuratore a Messina, e Sergio Lari, capo dei pm di Caltanissetta, tornano a sfidarsi per la guida della procura di Palermo, anche se stavolta in compagnia di altri cinque magistrati, tutti siciliani, e in gran parte con un’esperienza diretta nell’ufficio requirente del capoluogo siciliano.

Il primo agosto del 2014 dovrà passare la mano l’attuale procuratore di Palermo Francesco Messineo, ma al Csm la macchina per la sua successione si è messa in moto da tempo. E cinque giorni fa sono scaduti i termini per la presentazione delle domande (anche se c’e’ tempo sino al 16 per le candidature inoltrate per via gerarchica). Per ora si sono fatti avanti solo in sette, nessuno degli attuali “vice” di Messineo; un fenomeno forse legato alle troppe tensioni che da tempo attraversano l’ufficio.

Il primo per ordine di anzianità è Lo Forte che in procura a Palermo ha lavorato per oltre 30 anni, e che è stato pm nel processo Andreotti. Lo segue Renato Di Natale, procuratore di Agrigento, protagonista di recente di uno scontro con il premier Letta sui migranti del disastroso naufragio di Lampedusa. Terzo è Lari che a Palermo è stato procuratore aggiunto e che invece da procuratore di Caltanissetta è entrato in contrasto con i suoi ex colleghi sulla gestione di Massimo Ciancimino. Quarto è Alfredo Morvillo, procuratore di Termini Imerese e cognato di Giovanni Falcone, che alla procura di Palermo ha lavorato per 30 anni,sostenendo l’accusa nel processo a Bruno Contrada. Concludono l’elenco il pg di Catanzaro Santi Consolo, che in anni recenti è stato vice capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, il procuratore di Bologna Roberto Alfonso, supervisore dell’inchiesta sui fondi ai gruppi della Regione Emilia-Romagna, e il rappresentante italiano a Eurojust Francesco Lo Voi, che è stato pm a Palermo negli anni delle stragi.

La scelta del nuovo procuratore di Palermo si intreccia con altre nomine di peso per il Csm, come quella del nuovo procuratore di Torino, dopo la decisione di Giancarlo Caselli di andare in pensione in anticipo, alla fine di quest’anno. Anche in questo caso i termini per le domande sono agli sgoccioli. E in corsa ci sono due pm milanesi, Pietro Forno e Armando Spataro, titolare del procedimento sul sequestro di Abu Omar; ma anche tre procuratori del Piemonte, tra i quali l’attuale “vice” di Caselli, Sandro Ausiello; e ancora due donne, ora alla guida di altrettante procure, due pm della Direzione nazionale antimafia, e il procuratore di Livorno Francesco De Leo.


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