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La strategia della Puglia per l’integrazione delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti
03 Apr 2017 08:00

Finalmente un’iniziativa istituzionale degna di nota perché rappresenta l’avvio di un piano strategico – che vede la volontà di condividerne il percorso anche con le realtà del “terzo settore” – per l’integrazione nei confronti di popoli che costituiscono delle realtà pulsanti della nostra società, troppo continuamente discriminati senza conoscerne la cultura e le radici, spesso profonde, nel nostro tessuto collettivo.

È forse la prima volta che l’istituzione più importante della Regione Puglia, ossia la Presidenza della Giunta, decide di prendere una posizione pubblica e concreta, proponendo la creazione di un tavolo per una strategia complessiva d’inclusione per Rom, Sinti e Caminanti, le cui comunità sono diffuse su tutto il territorio regionale, facendone ormai parte integrante checché ne dicano i fautori di una politica escludente e razzista che produce solo odio e xenofobia senza alcun senso per una regione storicamente accogliente e includente.

La bontà della scelta della Presidenza della Regione, attraverso la “Sezione Sicurezza del Cittadino, politiche per le migrazioni e antimafia sociale”, nella persona del dirigente di settore dottor Stefano Fumarulo, è immediatamente evidenziabile nell’invito formulato ai fini della partecipazione al tavolo regionale, alle tante realtà del volontariato presenti in ogni provincia pugliese, come lo “Sportello dei Diritti” che da anni si fa promotore di una politica dell’inclusione e dell’uguaglianza anche a livello nazionale.

Non possiamo, quindi, non plaudere all’iniziativa, nonché essere orgogliosi di essere rappresentati già dal primo incontro del Tavolo Regionale fissato per venerdì 7 Aprile alle ore 10.30, presso il palazzo della Presidenza di Giunta regionale, Lungomare Nazario Sauro n. 33 a Bari, dalla nostra responsabile di settore, Rosi Bove D’Agata, per poter portare il nostro contributo di idee e proposte, in qualità di Sportello dei Diritti, alla massima istituzione regionale nel pieno e leale confronto con le altre realtà istituzionali e del terzo settore.


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