Sono stufo!
Prima di entrare nel merito e motivare questa mia affermazione, voglio dire che questo post nasce in risposta a questo articolo comparso su il redattore, a cura di Francesco Tassone. Francesco che non ho il piacere di conoscere personalmente; ne ho sentito parlare per la prima volta grazie al documentario Sud Altrove realizzato dai ragazzi di TerreArse Lab e mi vennero i brividi nel venire a conoscenza di una realtà del genere nella mia amata terra, quando ero ancora uno dei milioni calabresi fuori sede.
Sì, perchè son tornato nel mese di settembre, dopo un lungo peregrinare tra Bologna e Roma, decisi di stabilirmi a Nicotera Marina, un piccolo borgo di pescatori a metà strada tra Rosarno e Tropea.
E lo rifarei non una, non cento, ma mille volte.
Ho dato vita nel 2011 ad un’azienda, Evermind, assieme ad altri due ragazzi reggini, due fratelli con i quali sin da subito abbiamo condiviso una strada non convenzionale di decrescita felice, per rifarmi al pensiero di Latouche. Il processo di (de)crescita di Evermind è volutamente sostenibile, è stato un continuo lavorare , con sacrificio e passione, a piccoli passi; mai chiedendo alcun tipo di sovvenzione pubblica, mai cercando quell’assistenzialismo che riteniamo abbia rovinato il nostro Paese, nè siamo mai voluti entrare in determinati giri, politici o filo-politici per riuscire ad accaparrarci questo o quel progetto.
Caro Francesco, ti scrivo, con affetto anche se non ti coscono personalmente, per dirti che colgo la provocazione (nemmeno poi tanto) di quanto scrivi, ma bisogna anche chiedersi se effettivamente altrove il gioco vale la candela, bisognerebbe chiedersi se aprire una realtà come la tua in città come Roma o altrove, effettivamente non ti avrebbe messo davanti a ben altre problematiche.
Ecco perchè rispondo alla tua lettera dicendo che sono stufo, sono stufo perchè è un continuo essere circondato da persone che si lamentano (giustamente o meno); sono stufo perchè chi lavora gratis si lamenta e chi viene stra pagato lavora poco male e spesso svogliato (e di casi ne potrei raccontare a iosa nella mia lunga esperienza di Evermind). Sono stufo perchè tutti parlano di collaborare e fare le cose dal basso ma poi alla prima occasione si creano delle cricche auto-referenziali del “fare le cose dal basso”. Sono stufo perchè i problemi li conosciamo e credo sia il momento di andare oltre.
Ecco perchè voglio dire a tutti, calabresi e non, che sono almeno 12 i motivi per cui io aprirei un’impresa in Calabria:
Caro Francesco, so bene che i 12 punti ti faranno sorridere, so bene che non rispecchiano i classici canoni di chi pensa all’imprenditoria (o preditoria) con l’obiettivo di fatturare milioni di euro. Tuttavia, ho un’azienda che fattura, dà lavoro (magari a sprazzi eh) a tante persone sparse su tutto il territorio italiano e lo faccio da un borgo di pescatori e nel mio percorso di decrescita felice credo di poter dire che condurre un’impresa in Calabria mi ha consentito, ad oggi, di realizzare uno dei miei sogni!
Con stima ed affetto