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Il giorno dopo il Referendum, vince il No e Renzi lascia: l’affluenza al Sud regione per regione
05 Dic 2016 12:25

#Havintolademocrazia. E’ questo l’hashtag più popolare su Twitter nella giornata del post referendum che ha visto gli italiani andare in massa a votare con una percentuale che supera il 67% degli aventi diritto. Un’affluenza record per questa campagna referendaria che – come era già stato anticipato dagli exit poll – ha visto la vittoria netta dei “no” che in poche ore è diventata la breaking news in tutto il mondo.

A votare contro la riforma costituzionale, il 59,95 per cento degli italiani, in favore il il 40,5 per cento. Vince così il “no” e Renzi lascia. L’annuncio è arrivato poco dopo la mezzanotte quando il premier ha annunciato le sue dimissioni in diretta da Palazzo Chigi, ammettendo la sua debacle e “la vittoria della democrazia”. Alla maggior parte degli italiani non è andata infatti a genio la riforma Boschi che prevedeva la modifica di 40 articoli della Carta costituzionale, proponendo, tra gli altri punti, il superamento del bicameralismo paritario. Ora toccherà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, decidere sul da farsi: elezioni subito o un governo di scopo. 

Se le percentuali al Nord sono state bulgare – l’affluenza più alta si è registrata in Veneto con il 76,67% degli elettori andati alle urne – una lezione di democrazia, seppur in misura minore, si è registrata anche al Sud dove in questa prima domenica di dicembre sono andati a votare in ogni regione oltre la metà degli aventi diritto. Complice, forse, una campagna elettorale serratissima, da entrambi i fronti. All’estero ha votato il 30,89% degli elettori. Ecco l’affluenza e la preferenza al Sud, regione per regione.

CAMPANIA

Nel paese del sole, i dati, alle tre della notte appena trascorsa, vedono un’affluenza pari al 58,88 per cento, sommando i risultati dei 5826 sezioni scrutinate. A esprimersi in favore del sì è stato il 31,48 per cento degli elettori, per il no il 68,52 per cento. A Napoli ha votato il 53,87 degli aventi diritto.

BASILICATA

La regione al confine tra Puglia, Calabria e Campania, in cui sono state 681 le sezioni scrutinate, ha visto un’affluenza del 62,85 per cento. Il 34,11 si è espresso in favore del sì, il 65,89 del no.

PUGLIA

Nel tacco dello Stivale la percentuale è scesa di poco, registrando un 61,71 per cento nelle 4022 sezioni. A votare per il no il 67,16 per cento degli elettori, per il sì il 32,84.

CALABRIA

La Calabria si conferma il fanalino di coda dell’Italia dove a votare è stato il 54,43 per cento degli aventi diritto. A volere il sì il 32,98 per cento degli elettori, il no il 67,02, con 2414 sezioni scrutinate.

SICILIA

Di due punti superiori le percentuali della Sicilia dove si sono espressi il 56,9 per cento degli elettori. I risultati provenienti dalle 5300 sezioni scrutinate, hanno visto un 28,42 per cento di sì e uno schiacciante 71,58 per cento in favore del no.

SARDEGNA

Alle tre della notte scorsa sono arrivati i risultati definitivi di questa tornata referendaria anche nella terra dei nuraghi. A votare il 62,45 per cento dei sardi. Nelle 1835 sezioni scrutinate, il 27,78 per cento degli elettori ha votato per il sì, il ben 72,22 per il no.


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