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Il re della Borsa di Buenos Aires era di Napoli. L’Argentina lo piange
01 Feb 2014 10:39

Quando nel 1950 era partito dalla Sicilia era un bambino di 10 anni: con la famiglia inseguiva il sogno di sfuggire a un destino di povertà e di fare fortuna in Argentina. E c’era anche riuscito. Ieri Placido Napoli è morto a 74 anni con la fama di “re” della Borsa di Buenos Aires.

Con 133 società quotate muoveva un giro finanziario di 35 milioni di dollari al giorno. A Gangi, un piccolo paese delle Madonie, aveva mantenuto non solo le radici familiari ma anche una rete di relazioni affettive. Per tutti rappresentava il simbolo dell’emigrato che si è fatto tutto da sé.

A Gangi tornava spesso. L’ultima volta l’estate scorsa quando era salito a palazzo Bongiorno, sede del Comune, per una foto ricordo con il sindaco Giuseppe Ferrarello. “Con lui – dice Ferrarello – avevamo costruito un ponte tra l’Italia e l’Argentina, tra la madre patria e i tanti migranti che hanno dovuto abbandonare la propria terra alla ricerca di fortuna“.


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