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Sulle tracce della pittrice giapponese che viveva a Mondello
06 Giu 2013 08:05

Ieri pomeriggio, a Palermo, presso il famoso Antico Stabilimento di Mondello, una troupe di Tv Osaka ha effettuato le riprese di un documentario su Otama Kiyohara, pittrice giapponese del XIX sec. che sposò lo scultore Vincenzo Ragusa e si trasferì Palermo.

Otama Kiyohara, nacque a Tokyo nel 1861, seconda figlia di Einosuke Kiyohara, custode del famoso tempio buddista Zōjō-ji. Ancor prima di frequentare la scuola elementare iniziò a studiare pittura con un maestro giapponese. Nel 1878, all’età di 17 anni posò per lo scultore siciliano Vincenzo Ragusa, che in quegli anni insegnava scultura a Tokyo. Fu la prima giapponese a posare per un artista europeo.

Nel 1882, a 21 anni, si trasferì insieme alla sorella Chiyo e al cognato a Palermo. Nello stesso anno, Vincenzo Ragusa aprì la Scuola Superiore d’Arte Applicata, dove Kiyohara, sua sorella e suo cognato avrebbero dovuto insegnare le tecniche giapponesi di pittura, ricamo e lacca. Ma non riuscendo a reperire le materie prime necessarie la scuola chiuse presto i battenti. La sorella e il marito, dopo sei anni di permanenza a Palermo, fecero ritorno in Giappone, mentre Otama Kiyohara rimase a Palermo, e nel 1889 sposò Vincenzo Ragusa e prese il nome italiano di Eleonora Ragusa.

Durante il suo soggiorno a Palermo produsse molte opere pittoriche e lavorò anche come illustratrice e reporter per il Tribunale e per i giornali. Nel 1884 fu nominata vice-preside della scuola d’arte Museo Artistico Industriale – Scuole Officine che Vincenzo Ragusa nel frattempo aveva aperto con fondi pubblici a Palazzo Belvedere (Casa Benzo). Oggi, la scuola esiste ancora con il nome di Istituto Statale D’Arte di Palermo – Vincenzo Ragusa Otama Kiyohara.

Dopo quasi cinquant’anni di lontananza dal suo paese, rimasta vedova, decise di rientrare in Giappone e, al suo arrivo, aprì un atelier a Shiba, dove morì alcuni anni dopo, nel 1939. Assecondando i suoi desideri, una parte delle sue ceneri venne deposta in Giappone nel tempio di famiglia, mentre la restante parte venne sepolta accanto alla tomba del marito, nel cimitero palermitano dei Rotoli.

Nel 2003, la casa editrice Krea ha pubblicato un libro in italiano e giapponese dedicato alla pittrice, dal titolo O Tama Kiyohara – Dal Sol Levante all’Isola del Sole, di Fabio Oliveri, disponibile sul sito www.kreativi.it.

Nella foto: Otama – Barche a Mondello


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