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Niente alta velocità, poche autostrade e voli diretti. L’isolamento è la ragione di tutti i mali del Sud
28 Ago 2013 07:59

Il Creatore si deve essere distratto quando ha creato il Sud italiano, o deve averci pensato en passant nel giorno in cui si riposò.

Così l’ha creato talmente periferico rispetto all’Europa che fondamentali sono i collegamenti. Proprio quelli che gli fanno mancare. Pensare che rispetto al periodo fascista ci sono mille chilometri di ferrovie in meno, che l’alta velocità ferroviaria è tutta al Nord, che Bari e Napoli non sono ancora collegati da un treno diretto, che la statale jonica fra Puglia, Basilicata e Calabria è un percorso di guerra in cui passi continuamente dalle quattro corsie alle due all’attraversamento di paesi a 50 km orari, che l’autostrada Salerno-Reggio Calabria è in costruzione da oltre 50 anni, che non ci sono voli diretti fra le principali città del Sud, che ci sono più porti al Nord senza mare che al Sud col mare.

Ma anche ora che l’ombelico del mondo può spostarsi dall’Europa verso il Mediterraneo, la mancanza di collegamenti è specchio di una volontà di impedire che il Sud, i Balcani e il Mediterraneo possano fare massa critica fra loro.

Esempio: da Bari a Sarajevo ci si mette poco più di un’ora in linea d’aria, ma provate ad andarci e vedete se non vi fanno fare prima scalo ad Amburgo.

La mancanza o la difficoltà di collegamenti sono il secondo Risorgimento di rapina ai danni del Sud.


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