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Comuni sciolti per mafia, alla provincia di Reggio Calabria il triste primato
05 Lug 2019 10:23

Tre Comuni, ogni anno, vengono sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata in Calabria. E’ l’allarmante dato che emerge dal Rapporto di Avviso Pubblico, sugli enti locali sciolti dal 1991 ad oggi.

Lo scioglimento delle amministrazioni locali conseguente a fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso – introdotto nel nostro ordinamento nel 1991, in uno dei momenti più difficili della lotta tra Stato e mafia, ed oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni – è ora compiutamente disciplinato dal Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali o Tuel

I dati

Il numero di scioglimenti delle amministrazioni locali conseguente a fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso sono stati 328. A questi vanno aggiunti 187 decreti di proroga di precedenti provvedimenti. Sono stati 278 gli Enti locali complessivamente coinvolti in 27 anni.  Sono 62 le amministrazioni locali che sono state colpite da più di un decreto di scioglimento per infiltrazione e condizionamento della criminalità organizzata. Di queste, 45 hanno subito due scioglimenti, mentre 17 ne hanno subiti ben tre.

Gli enti locali coinvolti

In Calabria, tenuto conto che 25 amministrazioni sono state colpite da più di un decreto di scioglimento, gli enti locali complessivamente coinvolti nella procedura di verifica per infiltrazioni della criminalità organizzata sono stati fino ad oggi 94; di essi, 81 effettivamente sciolti. Sono invece 19 i procedimenti ispettivi conclusisi con l’archiviazione (si contano 5 amministrazioni interessate sia da archiviazione che da scioglimento; un Comune ha subito due archiviazioni). Sono 22, infine, gli enti calabresi attualmente sottoposti a gestione commissariale, distribuiti tra le province di Reggio Calabria (10), Crotone (5), Catanzaro (3), Vibo Valentia (3) e Cosenza (1).

Le province

Riducendo l’angolo prospettico a livello sub-regionale risulta evidente una netta predominanza delle province di Reggio Calabria (66 scioglimenti) e Napoli (59), con la prima affermatasi di recente, dopo una lunga primazia della seconda; seguono le province di Caserta (36), Palermo (33) e via via tutte le altre.


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