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Resto al Sud, la community che sfida i luoghi comuni
10 Feb 2014 09:21

È conosciuto come il “Portale dei blogger del Sud”. Una community online che, a poco meno di un anno dalla sua nascita, a maggio 2013, vanta 30 mila viste giornaliere e un centinaio di blogger tra giornalisti, comunicatori, imprenditori, uomini di cultura e rappresentanti delle istituzioni.

Resto al Sud (restoalsud.it) è il giornale online diretto dal giornalista di Repubblica, Giuseppe Caporale. La testata è stata registrata al Tribunale di Pescara dopo che tre giornalisti hanno deciso di fondare un magazine che potesse raccontare e far emergere i punti di forza del Mezzogiorno (e di tutti i “Sud” del mondo), valorizzare le eccellenze dei territori che ne fanno parte, raccontare storie e dare voce a personaggi.

Mettere anche in rete varie professionalità e favorire il loro confronto. I tre giornalisti sono lo stesso Caporale, Roberto Zarriello (vice direttore ed esperto di innovazione) e Giuseppe Lanese (caporedattore).

Allo sviluppo del progetto collabora anche l’associazione nazionale CDA – Comunicatori Digitali Associati e la Fondazione Salerno Contemporanea, mentre il portale Tiscali.it è diventato partner del magazine attraverso la diffusione delle news pubblicate da Resto al Sud.

Apprezzo molto l’iniziativa di Resto al Sud, della nascita del suo magazine e del contributo che blogger e professionisti hanno apportato e stanno dando al progetto”, ha detto recentemente il sottosegretario De Luca. “Ne ho verificato già il successo – ha aggiunto – proprio nella prospettiva di metter in rete idee e protagonisti”.

Anche Renzo Arbore, in un video pubblicato su youtube, ha apprezzato con entusiasmo questa iniziativa. “Resto al Sud è quello che avrei voluto fare io – ha detto – lanciare questo progetto già qualche anno fa perché la filosofia, lo slogan, il marchio io ‘Resto al Sud’ è molto azzeccato‘Resto al Sud’ è per me una tappa importantissima – ha proseguito Arbore – D’ora in poi, cioè, sarebbe straordinario e anche augurale, assolutamente per il Sud, che il Sud possa ospitare quelli del Sud che lì al Sud possano fare e coronare le proprie ambizioni, i loro sogni, lavorare, guadagnare, vivere e godersi il Sud. Che questo progetto ‘Resto al Sud’, sia benaugurante. Che sia un ‘marchio’ che ci spinga a rimanere al Sud”.

In un periodo in cui molti giovani lasciano il  mezzogiorno per cercare fortuna altrove, un progetto editoriale come “Resto al Sud” si muove decisamente controcorrente e può rappresentare una speranza per quanti sostengono che il Sud possa ancora essere un serbatoio di eccellenze.

Leonardo Lasala

Fonte: www.outsidernews.net


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