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L’assalto all’ospedale per portare via la salma del parente boss. Erano in 50
22 Ago 2014 07:36

In cinquanta hanno fatto irruzione nell’ospedale Cardarelli di Napoli per trafugare il corpo senza vita di un loro parente, deceduto poco prima nel reparto di neurologia per arresto cardio-circolatorio, vincendo la resistenza di vigilantes, sanitari e forze dell’ordine a colpi di minacce. Il fatto è avvenuto lo scorso 19 agosto, poco dopo l’una e mezza. Amici e parenti di Gennaro Cotroneo, 54 anni, cognato del pregiudicato Carmine Iaccarino – secondo gli investigatori legato allo spaccio di droga nel famigerato Parco Verde di Caivano (Napoli) – sono entrati nel reparto dove l’uomo è morto per impossessarsi della salma al fine di portarla a casa per la veglia funebre.

Il corpo di Cotroneo, grazie alla mediazione delle forze dell’ordine, è stato poi restituito, 24 ore dopo, ma con una denuncia. Secondo i familiari, infatti, sarebbe stato vittima di un caso di malasanità. Il 54enne venne ricoverato il 10 agosto, nel padiglione di neurologia, al terzo piano, dove i medici gli diagnosticarono uno stato infiammatorio con febbre, forse causati da una nevrite. I sanitari disposero una serie di esami diagnostici che, però, non sono stati del tutto completati. Le fasi del blitz sono state descritte nella relazione stilata dalle Guardie Giurate che erano in servizio quella notte nel padiglione.

La Polizia di Stato, che sta indagando sull’episodio, ha anche acquisito le immagini dei sistemi di sorveglianza interna. “Hanno detto al personale di guardia – dice il responsabile della Direzione operativa Emergenza, dottor Ciro Coppola – di aver saputo che il loro congiunto era in gravi condizioni“. I vigilantes, sopraffatti, hanno chiesto l’intervento del drappello di polizia ma il gruppo, molto più numeroso, è comunque riuscito a impadronirsi della salma. “Non possiamo parlare di un problema sicurezza al ‘Cardarelli’, – ha commentato Coppola – i reparti sono presidiati, ma è chiaro che di fronte ad un assalto come quello dell’ altra notte, di decine di persone inferocite, le forze erano insufficienti“.

Le indagini sull’accaduto sono coordinate dal pm della Procura di Napoli Valentina Rametta e dal Procuratore aggiunto Luigi Frunzio. La cartella clinica di Cotroneo è stata sequestrata e l’ autopsia dovrebbe fare luce sulle cause del decesso. A denunciare alla polizia la sottrazione della salma è stato il medico di guardia nel reparto che, al momento del blitz di amici e parenti, una cinquantina in tutto, era altrove. Durante i controlli effettuati in Questura, è anche emerso che Gennaro Cotroneo, il 15 maggio del 2013, era stato denunciato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale: insieme a dei parenti aveva fatto irruzione nel commissariato di Afragola (Napoli) dove era stato portato un suo familiare accusato di reati connessi allo spaccio di stupefacenti.


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