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I mulini a vento di Gianluigi
11 Gen 2015 09:36

“Ai visionari” scriveva Cervantes, “a quelli che parlano al vento”. E chissà se Gianluigi Parrotto, il ventenne leccese che ha brevettato l’eolico casalingo, ha mai letto Don Chisciotte.

La notizia fa da contraltare all’allarmante studio appena presentato dalla UIL e confermato anche dagli altri sindacati: nel 2015 sei giovani su dieci saranno senza lavoro. In Puglia alcuni dati parlano del 75% di disoccupazione giovanile. Un tasso altissimo che tocca punte mai raggiunte sino ad ora. Ma forse non è sbagliato credere che ancora si possa sperare, che ancora si possa sognare. E che se ce l’ha fatta uno, possono farcela tutti i nostri ragazzi.

Sembra una favola la storia di Gianluigi, che nasce a Casarano ma va a studiare a Brindisi. Una storia fatta di incontri e di innamoramenti, ma anche di idee e di tenacia. Una storia in cui anche la scuola ha una parte fondamentale, e questo andrebbe ricordato ai nostri governanti, ai tagli che continuano a perpetrare ipotecando il futuro delle nuove generazione.

La scuola, appunto, perché Gianluigi sceglie di frequentare l’Istituto Industriale Majorana di Brindisi dove si applica il progetto Book in progress: wifi per tutti, classi scomposte, lezioni rovesciate. Il ragazzo ha già molte idee per la mente, e gusti precisi. I pannelli solari che stanno istallando a Casarano in quei giorni non gli piacciono affatto.

Immagina l’energia pulita portata in ogni casa come se fosse una lavatrice, e a questo pensa, mentre su un volo Brindisi Roma è seduto accanto ad un produttore bresciano di impianti eolici. Il 2012 dopo una sperimentazione a Brescia Gianluigi brevetta una mini turbina a pale eoliche, la GB Renewable.

Tutto questa senza un euro da investire. E’ un secondo incontro, sempre in volo, a imprimere un’accelerazione alle cose. Il direttore generale di una importante  banca si lascia sedurre dalla creatività del ragazzo e gli da credito. Avanti tutta con il progetto della nuova produzione: titanio, fibre in carbonio, leggerezza. E con un nuovo gruppo di investitori. Americani questa volta, con un capitale di cinque milioni e mezzo di euro a disposizione del piccolo Archimede.

Forza Gianluigi, siamo tutti con te.

E voi ragazzi, non restate a guardare, stay hungry, stay foolish.


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