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Così hanno ucciso la filiera avicola molisana
07 Mag 2013 13:48

La storia della filiera avicola molisana, la più importante del meridione, è una di quelle che ti fa venire voglia di lasciare il Sud. In trent’anni, già due fallimenti e uno che sta per arrivare. Una storia che si chiama Sam, Solagriral e oggi Gam. Sigle che dovrebbero rappresentare aziende strutturate sul mercato, ma che il più delle volte si sono dimostrate “carrozzoni vuoti”, come denunciano i sindacati.

I fallimenti passati lo testimoniano. La filiera avicola molisana conta circa mille lavoratori tra diretti e indiretti. Decine di operai, impiegati, allevatori e trasportatori vivono in Molise di produzione, trasformazione e vendita di polli. Un prodotto  realizzato a Bojano, (Cb) sulle colline interne della regione, dove marchi importanti come Arena e Aia hanno fatto fortuna per tanti anni. La Gam di Bojano, l’azienda ancora in piedi dopo l’ultimo fallimento della Solagrital, è quasi interamente di proprietà della Regione Molise.

L‘ente ne possiede il 98% delle quote. La gestione è affidata a un Consiglio di amministrazione ora sfiduciato dalla stessa Regione. La produzione alla Gam è ridotta al minimo. Questa settimana gli operai hanno lavorato solo nove ore e l‘azienda perde 800 mila euro al mese. Gli impianti sono ormai obsoleti, manca un piano industriale. Le tensioni in fabbrica sono quotidiane e il governo di centro sinistra, alla guida del Molise da due mesi e mezzo, è in grande difficoltà rispetto alla soluzione della vertenza.

Sulla filiera avicola molisana ci hanno “inzuppato” per anni politici e imprenditori con speculazioni finanziarie, assunzioni pilotate e spreco di fondi pubblici regionali. Ora, pian piano, tutto sta venendo alla luce. A pagarne le spese, chiaramente, sono i lavoratori. La disperazione per le incognite sul futuro li ha portati ieri a occupare la fabbrica e bloccare la statale che collega il capoluogo del Molise Campobasso a quello di provincia Isernia. Un gesto che è servito come monito ai vertici dell’azienda e ai politici.

Oggi in giunta regionale a Campobasso si è tenuta una riunione che è servita solo a mettere di nuovo sul tavolo i tanti problemi della Gam di Bojano. Decine di lavoratori dell’azienda avicola si sono recati questa mattina davanti alla sede della Regione per conoscere il loro destino. A pochi metri di distanza, si è tenuto l’incontro tra il governatore Frattura, i vertici dell’azienda e le parti sociali. Alla riunione hanno partecipato anche gli assessori Petraroia, Scarabeo e Facciolla. I sindacati hanno chiesto alla Regione di mantenere viva la filiera avicola concedendo un po’ di fondi alla Gam, per saldare soprattutto parte dei debiti di allevatori e trasportatori. Intanto, sotto accusa è finito il consiglio di amministrazione della Gam, stretto nel mezzo dalle critiche degli stessi lavoratori, ma anche da quelle sollevate dalla Regione.

Il presidente Paolo Frattura ha invitato tutti i componenti a fare un passo indietro dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2012. L’assessore regionale alle Attività produttive, Massimiliano Scarabeo, è stato ancora più duro: “Non possiamo più permetterci di perdere fondi per 800 mila euro al mese. Non possiamo più far gestire in questo modo la filiera avicola molisana”. In Molise, un settore fondamentale come quello avicolo sembra diventato una polveriera sociale pronta ad esplodere. Anche questo è Sud.


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