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Il killer della mafia diventa scrittore. E finisce sul Guardian
09 Set 2014 09:00

I diritti cinematografici sono stati opzionati ancor prima che il libro uscisse e l’interesse suscitato anche all’estero non esclude una coproduzione internazionale: si continua a parlare di Malerba, l’autobiografia dell’ex boss mafioso Giuseppe Grassonelli scritta a quattro mani con il giornalista Carmelo Sardo, che ha vinto il premio letterario Racalmare-Leonardo Sciascia e che tante polemiche ha suscitato.

Anche la stampa internazionale si è interessata al caso e quotidiani del calibro de The Guardian, Liberation, El Mundo e l’americano Los Angeles Times hanno ripreso la notizia e ricordato il dissenso di uno dei giurati, che si è dimesso per protestare contro la selezione e l’assegnazione del riconoscimento dedicato alla figura di Leonardo Sciascia al libro di un ex boss mafioso condannato all’ergastolo.

Anche la stampa internazionale si chiede se sia giusto parlare di mafia dando voce a un protagonista controverso come il boss di Porto Empedocle che ha ucciso per vendicare l’omicidio dei suoi familiari e non si è mai pentito, rinunciando però così a usufruire di eventuali sconti e permessi e riconoscendo le proprie responsabilità volendo scontare fino in fondo la sua pena.

Entrato in carcere a 26 anni, semianalfabeta, oggi che di anni ne ha 49, Grassonelli è un uomo nuovo, riabilitato dalla cultura e dagli studi tanto da aver conseguito la laurea in lettere moderne con 110 e lode.

Il libro sarà presentato domani alle 18, alla libreria Mondadori a Palermo, alla presenza del procuratore aggiunto Vittorio Teresi.


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