';

L’appello di Confindustria: “Lo Stato paghi le imprese”
26 Ago 2013 15:00

Una spinta da 180 miliardi per crescere: “Circa cento miliardi di liquidità potrebbero arrivare dal pagamento immediato di tutti i debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese” e altri 80 ”da un’operazione (shock) di attrazione di investimenti nel Mezzogiorno, con bonus fiscali finanziati con i fondi europei”.

È questa la proposta lanciata dal vicepresidente di Confindustria, leader del gruppo Piccola industria di viale dell’Astronomia, Vincenzo Boccia, in un’intervista al Mattino.

Per Boccia, infatti, “oltre ai cento miliardi di liquidità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, è possibile anche un utilizzo dei fondi europei per aumentare la competitività del sistema economico italiano”.

A riguardo, evidenzia, ‘tra vecchio e nuovo ciclo, abbiamo circa 60 miliardi di euro di fondi Ue a disposizione: se ne utilizzassimo 20 per il bonus, e ipotizzassimo un moltiplicatore di uno a tre, che genera quindi altri 60 miliardi di investimenti privati, avremmo 80 miliardi destinati all’aumento della competitività”.

Insomma per Boccia “la ripresina economica che vediamo arrivare dall’esterno ci obbliga ad intervenire dall’interno. E non – precisa – per occuparci di Imu sulla prima casa ma di crescita, e di ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione”.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento