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Operaio in fin di vita. “Colpa della fabbrica che lo ha esposto all’amianto”
20 Set 2013 08:39

Antonio Solomita, 56 anni, residente nel quartiere San Tommaso, di Avellino, è stato colpito da arresto cardiaco e trasportato d’urgenza in ospedale. Si tratta di un ex operaio della Isochimica di Avellino, azienda di Elio Graziano che negli anni ’80 lavorava alla scoibentazione delle carrozze ferroviarie. Ora è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Moscati”.

I medici, che gli hanno riscontrato anche gravi complicazioni polmonari, lo hanno trasferito nel reparto di Rianimazione dove è stato intubato e viene ventilato dai macchinari. E’ probabile che l’arresto cardiaco, e le patologie polmonari siano collegati alla asbestosi, patologia derivata dalla prolungata esposizione all’amianto.

Dalla chiusura dell’azienda, che aveva sede a Pianodardine, a poche decine di metri dal popoloso quartiere della Ferrovia, avvenuta nel 1988, sono 10 gli ex operai della Isochimica morti per patologie correlate all’amianto. Il sito dedicato alla scoibentazione è stato sequestrato nei mesi scorsi dalla Procura di Avellino ma non è stato ancora inserito nell’elenco nazionale dei siti da bonificare.


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