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“Vietato ridere del Comune”. Ecco la regola assurda del carnevale di Sciacca
23 Nov 2013 07:00

Niente satira sul Comune”. Questa la scelta assurda, tramutata addirittura in norma, a Sciacca, in provincia di Agrigento.

Nonostante il carnevale sia una festa basata sull’ilarità, gli scherzi innocenti e il divertimento, quest’anno nel bando dell’organizzazione dell’evento è stato vietatofare satira nei confronti del Comune”.

Queste le testuali parole inserite nell’articolo 21 del bando del carnevale che è stato reso pubblico alcuni giorni fa: “E’ fatto assoluto divieto di esporre o pronunciare, nel corso della manifestazione, frasi di dissenso, plateali forme di protesta e ogni altra forma di espressione ed esternazione lesiva dell’immagine della kermesse, degli operatori, degli Enti Organizzatori e Patrocinanti e non conforme alla spirito festoso del Carnevale di Sciacca“.

Un decisione che ha lasciato a dir poco sconcertati i vari gruppi che stanno per mettersi al lavoro per organizzare i carri allegorici da mostrare alla manifestazione, visto che chi trasgredirà la norma sarà costretto a pagare una multa di ben 3.500 euro. Intanto i veri protagonisti ( i realizzatori dei carri) sono già all’opera per giungere puntuali all’evento che si terrà tra febbraio e marzo 2014 e che rappresenta uno tra i più caratteristici del nostro stivale.


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