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Bari riparta da un premio letterario
12 Apr 2014 07:49

Sì è tenuto il 9 aprile a Bari un Forum per l’editoria. Organizzato dall’Amministrazione comunale e dal nuovo delegato all’Editoria, lo scrittore Nicky Persico, ha visto numerosi intervenuti e partecipanti come rappresentanti di categoria. E’ necessario far ripartire l’editoria, anche quella locale, e sopratutto applicare la legge di promozione del libro e della lettura esistente a livello regionale. Senza un’editoria locale molte storie del territorio non verrebbero raccontate, ecco perchè Luciano Pegorari, presidente dell’A.P.E, ha proposto un festival della piccola editoria, da tenersi in città.

Valentino Losito, presidente dell’Ordine Giornalisti di Puglia, ha posto l’accento su quanto sia necessario puntare su fattori fondamentali quali innovazione formazione. Maria Laterza, titolare della storica libreria Laterza, ha ricordato l’importanza di una rete che tenga uniti i loghi dove si fa cultura, e delle biblioteche. A rappresentare la categoria degli scrittori c’ero anch’io, che ho cominciato a pubblicare proprio grazie all’editoria regionale.

Una delle mie proposte è stata quella di dare voce al territorio, e alla vocazione di questa città. Una terra di frontiera, di accoglienza, un porto importante, una città mediterranea, come Marsiglia ad esempio. Bisognerebbe ripatire da una foto emblematica e bellissima che ha fatto il giro del mondo. Quella del Vlora, con il suo carico di umanità e di storie da raccontare. E ricordare che la narrativa pugliese è nata così. E’ stato dopo quello sbarco che la Puglia intera ha ritrovato la voglia e il bisogno di scrivere storie. In quegli anni qui è nata moltissima editoria, autori e case editrici.

Adesso, grazie a Gianrico Carofiglio, indubbiamente il più noto tra i nostri scrittori, Bari è conosciuta in tutto il mondo anche per la scrittura. Partiamo dal Vlora dunque, ma ancora prima dalla Fiera del Levante, per più di mezzo secolo cuore pulsante dell’economia meridionale e internazionale. Reinventiamo quell’idea trasformandola in un contenitore, rassegna o festival internazionale e multiculturale.

Un’importante manifestazione che guardi ai Balcani: Grecia, Montenegro, Serbia, Bulgaria, Albania… Ricominciamo dall’importante premio letterario che c’era in città (Premio Città di Bari – Pinuccio Tatarella), o creiamone un altro con un respiro internazionale, pensando a quello che si una volta si chiamava Corridoio 8 e al nostro essere da sempre Porta d’oriente. Forse quello che manca è una rassegna letteraria importante che rilanci il nome della città. Un po’ come ha fatto Mantova. O Pordenone. Città che erano note per altre cose, non so Virgilio, Gonzaga e i tortelli alla zucca x Mantova, o più prosaicamente le prostitute e i militari x Pordenone. Ora sono per tutti, sinonimo di Letteratura, con la L maiuscola. Bari ha fatto molto parlare le cronache nazionali negli ultimi anni. Per il calcioscommesse, o x le escort. Bari escort, titolava due anni fa uno dei settimanali più letti. Ecco, invertiamo la tendenza. Ricette magiche non ce ne sono, ma le idee possono tante.

Il settore editoriale è in forte crisi, oggi gli italiani fanno fatica anche a curarsi e a mangiare, va da se’ che poco pensino a spendere per l’acquisto di un libro. Anche perché, diciamocelo, i libri costano e costano tanto. Ecco, intanto gli editori potrebbero attivarsi per abbassare i costi, e poi l’amministrazione dovrebbe cercare di creare piccole biblioteche di quartiere, o circolanti. Come nel bellissimo libro di Bennet, la Sovrana lettrice. O incentivare i lettori facendo quello che il Governo Letta aveva promesso e non ha mantenuto. Cioè sgravi fiscali sull’importo dei libri acquistati. Per esempio, 500 euro a famiglia magari regalando in cambio grattini x il parcheggio. O regalando il parcheggio a chi va in libreria. Insomma un’amministrazione virtuosa che premia chi legge, e chi acquista libri.

Stando al rapporto dell’Associazione Italiana Editori 2013, i dati dei lettori sono crollati, ma c’è un dato sorprendente e cioè che il mercato è salvato dai bambini, sono loro i grandi lettori. La nostra risorsa, il futuro. Il mondo salvato dai ragazzini, scriveva  Elsa Morante. Bene, anche qui, invertiamo la tendenza, puntiamo sui bambini. Coltiviamo i loro talenti. Diamo vita a una scuola di scrittura, un po’ come la Holden. Facciamo raccontare ai piccoli cittadini le storie quotidiane di questa città. E pian piano allarghiamo l’orizzonte, portiamo a Bari gli aspiranti scrittori di tutta Italia. Creiamo dei pacchetti turistici e culturali collegati alla scrittura.

E infine ritornando all’idea iniziale di multiculturalità, è necessario dar vita a un’editoria rivolta ai tantissimi stranieri che compongono il tessuto connettivo di questa città. Pensiamo Bari dunque come una città mediterranea ed internazionale. Rendiamola migliore. Insieme si fa.


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