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Il mio anno in Sicilia per l’Italia in cui credo
20 Mag 2014 07:34

Un anno fa iniziavo il mio tour in Sicilia per costruire il gruppo Civati. E’ stata una campagna elettorale che difficilmente dimenticherò.

Sono partita da sola (in Sicilia) in questa avventura per ritrovarmi con tanta gente intorno. Ho iniziato questo tour da Rosolini e ho chiuso la campagna elettorale a Scordia.
Ho conosciuto tante persone, alcune delle quali mi hanno profondamente delusa e altre che, oltre ad accogliermi con affetto, ancora oggi mi incoraggiano ad andare avanti.

Tantissimi volti che mi hanno regalato un pezzo della loro umanità, della loro passione e della loro generosità. Tanta gente che mi ha accolta, mi ha presa e accompagnata durante il cammino.

Non ho sentito il dolore delle gambe o la fatica di camminare con il caldo soffocante della scorsa estate siciliana sia grazie a tutti loro sia grazie al nostro affezionatissimo Pippo Civati, che ci ha guidati in questa impresa difficile ma straordinaria. Una persona semplicissima, che mi ha accettata per quello che sono, anche coi miei difetti.

Ho scoperto meravigliosi luoghi che non conoscevo, i posti più belli della Sicilia. Ho imparato a conoscere le migliori tradizioni siciliane. Le specialità culinarie, i dialetti, i riti religiosi, quei quartieri che esprimono significati diversi ma importanti per la storia della nostra isola.

Ho trovato tanti amici disponibili ad aiutarmi a costruire un’alternativa credibile in Sicilia. Non so se ci sono riuscita ma ci ho provato con enorme difficoltà. Ho avuto modo di ascoltare tanti delusi del Pd e tanti altri fuoriusciti. Mi sono beccata anche tante critiche, nonostante personalmente non sia responsabile della disfatta del Pd siciliano.

Da questo percorso è nata una visione capace di abbracciare l’insieme, di guardare al bene di tutti e soprattutto a quel futuro in cui non credevamo più. Una visione che include lo sguardo e la voce di quell’“inascoltato” che abita in ogni uomo e in ogni donna. Una visione che si preoccupava delle future generazioni come nessuno se ne era mai occupato.

Tantissimi i giovani e i giovanissimi (appena maggiorenni). Questa la novità! Civati è riuscito a parlare al cuore di questi ragazzi e a far ritrovare loro la voglia di mettersi in discussione!

Quando ho iniziato ero sola nel bel mezzo di un deserto buio. Tanti sono stati i sacrifici e tante le difficoltà. Oggi non sono sola. C’è tantissima gente che mi scrive, che mi chiama, che mi sostiene, che mi aiuta, che mi rimprovera, che mi stimola, che mi da consigli preziosi.

Oggi siamo un gruppo, sicuramente a metà non a causa mia, ma che con grande entusiasmo si confronta e cerca di lottare ogni giorno per il bene dei propri territori. E’ stato un anno pieno di grandi emozioni se penso all’affetto di tutti i coordinatori regionali, di quelli nazionali, delle tante persone che hanno contribuito a costruire questa meravigliosa rete.

E penso al PolitiCamp di Reggio Emilia dove Civati mi ha invitata ad intervenire personalmente. Penso all’affollatissima assemblea di Bologna, al Giorno Legale di Roma, alla traumatica (per me) Assemblea Nazionale di Milano. E soprattutto penso ai tre giorni “schizzatissimi” di quando Giuseppe Civati è venuto in Sicilia.

In pochissimo tempo abbiamo girato la Sicilia come trottole impazzite. Senza sonno (Pippo dormiva in macchina), senza mangiare, sempre in viaggio ma con una grande passione nel cuore e nell’anima e con una voglia di riscatto e di cambiamento che ci ha regalato i migliori momenti. Di quelli che difficilmente si dimenticano!

Mi corre l’obbligo, pertanto, di ringraziare non solo Pippo per la incondizionata fiducia e stima nei miei confronti, ma tutti coloro i quali hanno reso possibile questo cammino e soprattutto la mia crescita personale e politica. Ringrazio tutti coloro che continuano a sostenermi con grande sincerità e stima. Ringrazio anche coloro che mi hanno colpita alle spalle, che mi hanno “infangata”, che hanno cercato di isolarmi, perchè mi hanno resa più forte e più sicura nonostante le tante volte in cui ci sono stata male.

D’altronde, anche la migliore delle campagne elettorali, anche i migliori percorsi, trovano sempre enormi difficoltà. L’importante è non smettere mai di credere in se stessi e andare sempre avanti con dignità, con serietà e soprattutto con grande sincerità. Grazie a tutti insomma. Da ognuno di loro ho imparato qualcosa, perchè alla fine non finiamo mai di imparare.


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