';

Vi spiego perchè l’obbligo del pareggio di bilancio è incostituzionale
08 Gen 2014 09:59

Siamo in crisi economica, ce lo dicono da anni, ma nessuno spiega perché. C’è crisi e questo basta perché si accetti qualunque provvedimento che tagli servizi essenziali, aumenti le tasse, riduca la qualità della vita.
Ci dicono soltanto: “C’E’ il DEBITO PUBBLICO …” e qui bisogna immaginare una voce cavernosa, che faccia  sentire (be’!) un certo pathos: perché il DEBITO PUBBLICO è qualcosa che deve spaventarci a morte; soprattutto, farci sentire in colpa … Oppure possiamo essere blanditi “Siamo in un tunnel, ma presto vedremo la luce” (come in una esperienza extrasensoriale post-mortem …) . Ma come e perché, nessuno lo dice.
Torniamo, invece, alla normalità: ma che è, realmente, questo debito pubblico?
Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Gli ospedali servono. Senza ospedali, si muore.
Lo Stato, cioè il Governo, allora, emette titoli di debito (si denominano: Buoni Pluriennali del Tesoro, BPT;  cambiali da pagare alla scadenza) per 50 milioni di euro; e fa un’asta tra le Banche Private.
Ehi si, perché il Governo, se vuole Euro non li può semplicemente stampare, no. Li deve … chiedere in prestito alle Banche Private (è l’art. 21 dello Statuto SEBC -Sistema Europeo Banche Centrali, per chi avesse curiosità …)
Il Governo, quindi, emette cambiali per 50 milioni di euro e le ’vende’ al miglior offerente. Una Banca Privata offre (che so?) 46, un’altra 47 milioni, un’altra 48 … Diciamo che l’asta si chiude a 48 milioni.
Bene. Il Governo ha ottenuto 48 milioni di euro in moneta elettronica; la Banca Privata, che ha acquistato, avrà diritto, alla scadenza dei BPT, a incassare 50 milioni di euro. Il Governo, dunque, pagherà  2 milioni di euro di interessi, su quel prestito. Questo è.
Breve divagazione. La Banca Centrale Europea può decidere di acquistare, dalla Banca Privata (NON dallo Stato),  in tutto o in parte quei BPT, dopo avere stampato (finalmente!) le banconote necessarie. E’ così che nuove banconote entrano in circolazione: per decisione insindacabile della BCE e non di un Governo nazionale. Ovviamente, meno banconote, meno denaro per tutti: Nessuno può guadagnare il denaro che … NON C’E.
Torniamo al Governo. Il Governo ora ha 48 milioni di euro e può costruire il suo ospedale, anzi il NOSTRO ospedale. Aggiudica l’appalto, e qualcuno costruisce l’ospedale. Questo qualcuno viene pagato: 48 milioni di euro.
Quei 48 milioni di euro diventano reddito del costruttore, che li utilizzerà per pagare i suoi fornitori, i suoi dipendenti.
Fornitori e dipendenti sono diventati, dunque, più ricchi; ottenuto un reddito, lo utilizzeranno per acquistare altri beni e servizi, costituendo reddito di altri ancora e così via.
Dunque, è vero che lo Stato, ora, ha un debito di 50 milioni di euro; ma questo debito è diventato un INVESTIMENTO; la RICCHEZZA REALE è aumentata, perché lì dove c’erano terra e sassi, c’è una struttura che eroga benessere; i 48 milioni pagati al costruttore hanno alimentato che una potente SPINTA all’economia.  C’è domanda e la domanda fa partire altre imprese.
Quindi, il debito pubblico è un male? Ma NIENTE AFFATTO. Non è che il ‘negativo’ di una pellicola: il cui ‘positivo’ è rappresentato dal corrispondente aumento di ricchezza reale nel paese. Dalla nostra laboriosità, capacità produttiva.
Naturalmente, tutti coloro che hanno beneficiato del reddito rappresentato dai 48 milioni di euro, dovranno pagare le tasse.
Ora chiediamoci: è mai possibile che lo Stato recuperi in tasse TUTTI i 48 milioni di euro che ha speso? Se lo facesse, certamente, andrebbe in pareggio perfetto: ho speso 48 milioni di euro, mi riprendo 48 milioni di euro, il mio bilancio è in pareggio.
Anzi, a voler essere precisi, lo Stato dovrebbe riprendere ‘più’ di quello che ha speso: non dimentichiamo che, alla scadenza del BPT, dovrà restituire 50 milioni di euro.
Ma noi cittadini, quei due milioni in più, DOVE andiamo a prenderli?!? Non esistono … fisicamente, quei due milioni in più!
Torniamo ai 48 milioni, allora. Se lo Stato se li riprendesse tutti, a noi cittadini di quei 48 milioni di euro che cosa resterebbe? NULLA.
Ma, per il PAREGGIO DI BILANCIO, è QUESTO che lo Stato deve fare. Ed è QUESTA la causa della crisi economica.
Se lo Stato ci dà un reddito e, poi, ci toglie … l’intero reddito a noi rimane NULLA. Siamo tutti poveri. E se ci rimane NULLA, ciò significa che non possiamo comprare NULLA con quei 48 milioni di euro. Lo Stato ce li avrebbe dati … soltanto per riprenderseli subito dopo.
Anzi, dal momento che deve riprenderseli, lo Stato può anche dire: sai che c’è? Non posso pagarti … Non ti pago!
Ma le imprese che hanno lavorato e non vengono pagate, falliscono, licenziano, riducono i salari … Tutto questo, ci ricorda qualcosa?
Quindi, credo sia intuitivo, lampante, EVIDENTE, anche ad un ragazzo capace di far di conto, che il PAREGGIO DI BILANCIO sia una assurdità economica e un freno a mano tirato sull’economia.
L’EURO E’ ESATTAMENTE FONDATO SUL PAREGGIO DI BILANCIO: chi vuole, può leggere l’articolo 104 del Trattato di Maastricht e il famoso Regolamento del Consiglio Europeo 1466 del 1997.
QUESTA (questa! E nient‘altro!) è la PRINCIPALE CAUSA della crisi che attanaglia l’Eurozona, ormai da molti anni: IL PAREGGIO DI BILANCIO.
Il Pareggio di Bilancio è il tasto ‘pausa’ sulla crescita economica; è la camicia di forza imposta alla capacità produttiva dei paesi aderenti. Non è soltanto il motivo per il quale NON possiamo uscire dalla crisi (inutile illudersi: così dalla crisi NON si esce); è lo STRUMENTO con il quale la crisi è stata scientificamente (prevista e) prodotta.
Torniamo alle tasse. Supponiamo che lo Stato voglia tassare (per andare in pari) al 100% : in questo modo, si riprende tutti i 48 milioni di euro. E’ (quasi) in pari. “Ce lo chiede l’Europa” …
E noi? Be’, noi, avendo restituito tutti i 48 milioni, per vivere abbiamo una sola possibilità: chiedere NOI denaro in prestito alle Banche (mutui, finanziamenti). Cioè dobbiamo INDEBITARCI NOI.
E’ chiaro il concetto? Se non si indebita lo Stato, con il debito pubblico (che è tutto sommato, un debito ‘sostenibile’, perché forte di una forza lavoro di 50? Milioni di individui e dell’intera ricchezza della nazione), dobbiamo indebitarci, SINGOLARMENTE, NOI. Si chiama DEBITO PRIVATO.
Tutti parlano del debito pubblico come del Babau (“C’è il debito pubblico!!”) e nessuno del debito privato …
Bene, la possiamo mettere come vogliamo; ma, nel sistema attuale, il denaro è sempre (SEMPRE!) un DEBITO.
Dal momento che nessuno ha la stamperia di banconote nella tavernetta, il denaro può essere creato a due condizioni:
-che si indebiti lo Stato (che può contare sul lavoro di 50 milioni di individui e sulla capacità produttiva di una intera nazione) per pagare appalti, stipendi e servizi;
-che ci indebitiamo singolarmente NOI, facendo mutui individuali.
Ma attenzione: mentre il debito pubblico produce ricchezza reale, il debito privato, se contratto per sopravvivenza (“mi indebito per comprare il pane“), e mangia i risparmi e, conseguentemente, gli investimenti delle imprese, produce povertà, fallimenti individuali. Che è quello che accade in Italia oggi.
Faccio notare che se anche lo Stato dovesse tassare al 100% e riprendersi, dunque,  tutti 48 milioni di euro immessi nel sistema, gli mancherebbero, pur sempre, DUE milioni di euro da restituire: per trovare i quali non potrà che chiedere un altro prestito, o indurre i suoi cittadini a chiedere un prestito: quindi il debito è destinato ad aumentare … Questo perché lo Stato prende denaro ad interesse dai privati. Sembra impossibile? NO, è proprio COSI’.
Supponiamo, invece, che lo Stato dovesse scegliere di non tassare al 100%. In tal caso, sui 48 milioni di euro, ne incasserà una parte: diciamo 40 milioni di euro (lasciandone 8 ai cittadini).
Alla fine dell’anno si sarà formato, conseguentemente, un DISAVANZO: quello che viene chiamato (non debito pubblico, ma) DEFICIT pubblico. Infatti, mancano all’appello (per la restituzione dei 50) 10 milioni di euro …
Ma è ‘ovvio’, direi NORMALE, debbano mancare! Sino a che la moneta verrà creata sulla base di un DEBITO, questo debito non potrà mai essere coperto integralmente, se non con un altro … debito!
Infatti, i 10 milioni mancanti sono denaro! … E per produrre ‘nuovo’ denaro per 10 milioni le cose sono due :
-o si indebita lo Stato, ‘creando’ 10 milioni nuovi di euro, con il sistema che già abbiamo visto;
-o ci indebitiamo noi, chiedendo in prestito alle banche quei 10 milioni di euro.
La semplice ragione di tutto ciò è che nessuno può … guadagnare il DENARO CHE NON C’E’.
Quindi, dovremmo iniziare a capire che:
un conto è ‘controllare’ il debito pubblico, pretendere ci si indebiti a fronte di ricchezza reale e combattere e punire gli sprechi;
cosa completamente diversa e suicida è, invece, dire che il debito pubblico deve essere frenato TUTTO, anche quando produrrebbe ricchezza reale!
Il Trattato di Maastricht ha messo la camicia di forza su TUTTO il debito pubblico, in modo indifferenziato, senza distinguere: con la conseguenza che gli sprechi, dove c’erano, restano; la ricchezza reale, invece, NON può crescere …
Il debito privato, invece, sta crescendo. Eccome …
Le strade, i ponti, gli ospedali, le Questura, le scuole, i Tribunali … ogni cosa, ogni nostra ricchezza reale E’ DEBITO. Se si tratta di opere pubbliche è DEBITO PUBBLICO. NON un male.
Il male è impedire ad uno Stato Sovrano di decidere QUANTO debito contrarre, per soddisfare i bisogni dei propri cittadini ed i suoi fini Costituzionali. Ovvero, è un male contrarre debito per sprecare il denaro. Ma costruire un ospedale (o ricostruire la città di L’Aquila) non è uno spreco …
Uno Stato che non ha il potere di spesa, perché è limitato dal Patto di Stabilità;
uno Stato che, quindi, non può spendere oltre una certa misura MAI;  noi PER SEMPRE saremo legati alla necessità di tagliare e tassare. Altro che luce alla fine del tunnel …
uno Stato che non può battere moneta, ma deve chiederla in prestito ad INTERESSE;
Uno Stato che, per pagare gli interessi, deve INDEBITARSI SEMPRE DI PIU’ -e spendere, dunque, sempre MENO:
come potrà costruire tutte le scuole di cui ha bisogno, tutti gli ospedali di cui necessità? Come potrà venire incontro ai bisogni dei propri cittadini?
Come potrà la Repubblica rimuovere gli ostacoli alla piena eguaglianza, così come prescritto dall’articolo 3 comma 2 della nostra Costituzione, se abbiamo stabilito che sarà la Banca Centrale Europea a decidere quanto denaro potrà essere messo in circolazione?  Se abbiamo deciso che il patto di stabilità dei prezzi sia più importante della piena occupazione e della tutela della nostra dignità di uomini e donne lavoratori e lavoratrici, della nostra salute, della nostra istruzione, di tutto ciò che ci serve per una esistenza libera e dignitosa? E’ questo lo Stato la Repubblica per la quale hanno dato la vita i nostri Partigiani? Una Repubblica governata dalla BCE? E dalle Banche Private? Timida verso ogni progetto non finanziabile a pareggio?
QUESTA è la causa della crisi, della stagnazione dell’Economia, dell‘impoverimento dell‘Eurozona: il fatto che l’Euro fondi sul pareggio di bilancio e sul prestito di denaro ad interesse da parte delle Banche Private …
Il debito pubblico è un male soltanto dentro l’incubo in cui ci siamo messi con il pareggio di bilancio. Ci siamo messi dentro il tunnel … da soli! Una regola che ci siamo dati noi, tagliandoci le ali, che non ha alcuna giustificazione ideale (perché ha reso impossibile perseguire i fini costituzionali), né economica: tanto è vero che paesi come gli USA o il Giappone, questa regola non ce l’hanno. E non sono paesi poveri…
Perché non svegliarsi?

Dalla stessa categoria

Lascia un commento