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45 milioni di euro per salvare i centri storici siciliani
15 Mar 2014 07:03

Da Palermo a Noto arrivano i fondi per nove progetti mirati al recupero di edifici diroccati. A Palermo serviranno a recuperare un edificio per farne un pensionato universitario, a Noto per salvaguardare il barocco e a Favara per riqualificare il centro storico dove le palazzine continuano a sbriciolarsi. Gli interventi ammessi ai finanziamenti della Regione Sicilia (per un bando del 2012 relativo al “recupero e la riqualificazione delle città“), sono in tutto 13.

Il dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Giovanni Arnone, ha firmato il decreto di approvazione della graduatoria definitiva che mette in moto 17,2 milioni di fondi regionali e investimenti complessivi per circa 45 milioni di euro grazie a contributi aggiuntivi dei Comuni e dei partner privati. “Le risorse disponibili – spiega Arnone – basteranno a finanziarie i primi nove progetti.  Se qualcuno dovesse ritirarsi o non essere nelle condizioni di presentare il progetto esecutivo, si scorrerebbe in avanti l’elenco”. In cima alla graduatoria c’è Noto con un piano da 9,4 milioni di euro di cui circa 2,9 a carico della Regione. Palermo è invece al quinto posto. In questo caso l’intervento pubblico è di 2,1 milioni di euro. Un altro milione e 800 mila euro arriverà, invece, dal partner privato, la ditta Di Giovanna srl dell’ex presidente dell’Ance Palermo, Giuseppe Di Giovanna mentre Palazzo delle Aquile parteciperà con 450 mila euro. “L’iter – dice Arnone – prevede che dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, i Comuni presentino i progetti esecutivi per partire con i lavori“.

E a Palermo sono oltre 1500 gli edifici del centro storico che rischiano di crollare. In particolare, secondo la didascalica ricostruzione dell’ufficio del Centro Storico del Comune, in un’area di 249 ettari ci sono 1.610 edifici (chiese, immobili privati e di proprietà del Comune) da mettere in sicurezza: 248 sono a rischio crollo; 368 sono pericolanti, 1.004 in stato di degrado.

Servirebbe circa mezzo miliardo di euro: 289 milioni per gli edifici degradati; 150 milioni per quelli pericolanti e 84 per quelli a rischio crollo.

I dati allarmanti sul totale stato di degrado in cui versano le strutture e i beni artistici del centro storico palermitano, sono stati presentati alla commissione Ambiente dell’Ars, presieduta da Giampiero Trizzino, nel corso di un’audizione tenutasi a Palazzo dei Normanni alla quale, tra gli altri, erano presenti anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, gli assessori Agata Bazzi e Tullio Giuffrè e il dirigente generale dipartimento regionale protezione civile Calogero Foti. “Sono state formulate diverse ipotesi per procedere al recupero degli interventi nel centro storico di Palermo. Stiamo studiando – ha detto Trizzino – come individuare le risorse da destinare alla messa sicurezza. Le soluzioni ipotizzate sono diverse, una di queste potrebbe essere l’istituzione di un fondo di rotazione, da finanziare con risorse comunitarie, e nazionali, qualora fossero disponibili“.


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