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A Natale la Coldiretti e la diocesi di Napoli adottano i clochard
21 Dic 2013 07:02

Sono quattro i centri di solidarietà adottati quest’anno dalla Coldiretti Campania e dall’Arcidiocesi di Napoli. Si tratta della struttura per i senza fissa dimora “La tenda” nel quartiere Sanità, la mensa dei francescani in piazza del Gesù, “La casa di Tonia” di Napoli e la comunità “Il pioppo” di Somma Vesuviana. Quattro strutture di accoglienza che per alcuni giorni riceveranno pasta, formaggi, verdure, olio, ortaggi e tutto ciò che serve ad aiutare i meno fortunati durante le feste di Natale.

L’iniziativa di solidarietà è stata presentata ieri nella villa comunale di Napoli durante la manifestazione il “Natale della terra”, giornata dedicata all’ambiente, al territorio e alla sicurezza degli alimenti. Secondo un recente censimento dei senza fissa dimora, solo a Napoli ce ne sono oltre 800, il doppio rispetto al 2008. E se un tempo la gente finiva a vivere in strada per problemi di alcool, droghe o per disagi psichici, oggi invece è la disoccupazione uno dei motivi principali. L’87% dei clochard ė maschio e ha tra i 19 e i 34 anni, ma sono aumentate del 7% anche le donne.

Il rischio peggiore – dicono il presidente e il direttore di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo – è la rassegnazione. Per questo abbiamo deciso di essere vicini in maniera forte alle persone che soffrono promuovendo queste iniziative di solidarietà”. La manifestazione ha ospitato anche gruppi folcloristici provenienti da tutta la regione, oltre il “Mercato di campagna amica” dove, tra l’altro, è stato possibile assaggiare i circa 60 oli novelli campani che hanno partecipato al premio Nuovolio 2013. Hanno sfilato e animato la giornata il Gruppo folcloristico Aulettese, i carri di paglia di grano di Mirabella Eclano, i trattori d’epoca del Sannio, il gruppo dei“Bottari” di Macerata Campania e il gruppo di musica popolare “Echi del Mediterraneo”.

È stata anche celebrata dall’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, la messa durante la quale sono stati offerti i prodotti della terra e l’ormai tradizionale dono della zampogna destinata alla prossima asta di beneficenza del cardinale.

Durissime le parole del cardinale nei confronti di quegli esponenti della criminalità organizzata autori del business sui rifiuti tossici, definiti “delinquenti che, per avidità di danaro e brama di arricchimento, non hanno esitato a tradire la propria terra, la propria famiglia, i propri figli e tutta la comunità, stringendo uno scellerato patto criminale di morte con altri delinquenti che avevano bisogno di liberarsi di rifiuti tossici, attentando gravemente alla vita di tutti”. Ma lo stesso cardinale ha difeso anche la qualità dei prodotti campani: “Vogliamo intanto confermare e gridare con voce alta e ferma la eccezionale qualità e bontà dei prodotti agricoli campani – ha detto – rispetto ai quali non sono mancate deprecabili e vergognose forme di speculazione, tentando di gettare una luce sinistra su tutta la Campania che, invece, mantiene e offre l’integrità e l’eccellenza della sua stragrande produzione agricola”.

Questa giornata – dicono Masiello e Sorbo – è dedicata alla civiltà contadina, un pezzo importante della nostra società che, in un momento difficile, in silenzio e a testa alta, crea bene comune in termine di produzione, di servizi e di rapporti di sostenibilità. Con l’annata agraria che volge ormai alla conclusione e con quella nuova che sta per aprirsi, il Natale della terra diventa per noi un momento di scambio con l’esterno, di sintesi di tutto quello che è stato fatto e di rilancio delle nostre iniziative per l’anno venturo. E’ un modo per accorciare la filiera, per avvicinare il produttore al consumatore all’insegna della qualità della lotta all’inquinamento e della solidarietà nei confronti dei più poveri”.


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