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#BuonCompleannoRestoAlSud, “perché l’erba più verde deve essere la nostra, non quella del vicino”
04 Mag 2016 15:04

Combattere per non lasciare questa terra alle mafie, all’abbandono, all’ignoranza che soffoca bellezza e benessere. Combattere per trovare una strada di rinascita e di sviluppo, per far prosperare un fiore che tutto il mondo ammira e che sboccia ogni giorno nonostante tutto. Spesso nonostante i suoi stessi figli…“.

Con queste parole il direttore editoriale di Resto Al Sud, Giuseppe Caporale, inaugurava il 4 maggio di tre anni fa questo portale dedicato al SUD che si piace e smette di piangersi addosso, con lo scopo di innovare e innovarsi, dando ai propri talenti la possibilità di presentarsi e, perché no, di valorizzarsi non più altrove ma in casa propria.

Un portale ricco di news buone e meno buone, perché le prime raccontano ciò che di bello accade e fa parte del SUD, mentre le seconde evidenziano ciò che bisogna fare in modo che avvenga sempre di meno. La cultura e la legalità, infatti, sono due valori da cui non si può prescindere per la rinascita sociale ed economica del Mezzogiorno d’Italia.

Ma Resto Al Sud è anche community: di blogger da sempre e di blogger che lo sono diventati post dopo post perché hanno scoperto che condividere una storia sul web è essenziale nel processo dell’arricchimento collettivo.

Insomma, un progetto che ha da subito funzionato, grazie anche alla preziosa sinergia con Tiscali.it, fondamentale per espandere il ‘verbo’ della testata giornalistica.

Sì, perché Resto al Sud è un giornale, dove accanto a Caporale, c’è un direttore responsabile, Roberto Zarriello, e un Caporedattore, Giuseppe Lanese. Un trio che quotidianamente si dà da fare per raccontare le storie del SUD più significative e per dare ordine ai post della community, aiutati dall’editing di Emilio Lanese e dalla supervisione tecnica di Fabrizio Maffei.

Tutti loro hanno conseguito un risultato che oggi ‘prende il nome’ di 5.600.000 pagine lette. Ma non solo, perché qui è di casa anche la Resto Al Sud Academy, ‘la scuola dei talenti del Sud’, diretta da Zarriello, recentemente inaugurata a Scampia, nel quartiere più difficile di Napoli, con tanto di ‘benedizione’ istituzionale, quella del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Un modo per passare dal virtuale al reale, concretizzando il senso del progetto di Resto Al Sud: “Un incubatore di talenti 3.0 per cercare di arginare il fenomeno dello spopolamento del Sud. Un’accademia web che vuole offrire gratuitamente ai giovani del Sud che risiedono in quartieri disagiati e che hanno una inclinazione per innovazione e social media la conoscenza del mondo del digitale e capire che si può rimanere su questo territorio – e lavorare – senza inquinare, senza cedere alle mafie, senza deturpare il territorio“.

Insomma, non solo giornalismo; non solo blog; ma anche (e soprattutto) coltivazione in casa propria dei talenti, perché l’erba più verde non deve essere quella del vicino, ma la nostra.


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