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Cosa avrebbe detto il grande Totò di questa Italia?
06 Giu 2015 08:15

“Antonio de Curtis non fa ridere più i nostri giovani. E’ troppo lontano  nel tempo. La sua comicità era tutta incentrata sulle battute. Ora esse sono incomprensibili ai ragazzi.”

“Peccato che un genio della comicità sia oggetto all’usura del tempo.”

“Nemmeno il grande Chaplin farebbe ridere i nostri ragazzi. Le scene di Tempi Moderni sono ormai fuori dalla risata.”

“Ma cosa avrebbe detto Totò, ora, se fosse vivo, nei suoi film?”

“Vota Antonio? Ho fatto tre anni di militare a Cuneo? Signori si nasce e io la nacqui!”

“Beh, sicuramente avrebbe molto materiale per lavorare. Sarebbe in un film un operaio disoccupato che non sa cosa portare a casa ai figli e per mangiare proporrebbe di inzuppare nel pane le bollette da pagare.”

“La moglie farebbe la serva da una badante che non percepisce lo stipendio da due anni.”

“I figli andrebbero a lavare i vetri ad un Suv sotto sequestro moroso da due anni in garage.”

“Avrebbe di che sbizzarrirsi. Lui ha fatto ridere un’Italia molto più povera di quella attuale e l’ha fatta ridere servedosi di quella povertà per schernirla e quindi stemperarla.”

“E cosa farebbe con lo smartphone, lui che prese in giro in un film il vecchio telefono a muro? Come se fosse un oggetto troppo all’avanguardia?”

“Consulterebbe lo smartphone per cercare lavoro a qualche amico. Digitando: non ho alcuna voglia di lavorare! Ma c’è’ un mio amico e sottolineo che è il mio amico, che incomprensibilmente ne ha. Se qualcuno ha voglia di assumerlo mi chiami. Sicuramente riferirò. Lo giuro!”

“Grande Totò! Ma mi chiedo: perché non è più in circolazione nello spettacolo un genio così? Non c’è più una scuola di talenti? Uno come lui non nasce più?”

“Credo l’ultima. Una maschera per viso, una recitazione senza copione, il passaggio dal sorriso al pianto in pochi secondi.”

“Troppe peculiarità.”

“Rimane la voglia di ricordarlo ed indicarlo ai nostri giovani. Non possono ignorare personaggi come Chaplin e Toto’. Non fanno più ridere perché deformati dal tempo. Ma bisogna insegnare il concetto di genialità, che sta scomparendo.”

“Antonio de Curtis, un grande meridionale che ha unito l’Italia nel sorriso.”


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