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Grazie a Cantone ed ai magistrati, Expo è rimasta nella legalità
13 Lug 2016 08:45

Gli undici arresti di mafiosi che avrebbero drenato appalti per 20 milioni all’Expo non sono la prova che Milano è una città mafiosa e soprattutto non dimostrano che ‪#‎RaffaeleCantone‬ ha fallito la sua missione di tenere lontane le cosche criminali dall’affare del secolo.

È vero esattamente il contrario. E cioè che grazie a Cantone (e ai suoi collaboratori e a magistrati capaci come la signora Ilda Boccassini) l’Expo da terreno di pascolo mafioso che avrebbe visto i boss banchettare e abbuffarsi con appalti pubblici è stato invece un affare legale gestito dallo Stato.

E questo lo dico a me stesso e a chiunque in questo caso crede di essere in diritto di sporcare buone pratiche di servizio pubblico come l’anticorruzione, buon nome di una città come Milano e soprattutto sputare su servitori civili come Cantone che rappresentano risorse indispensabili per questo Paese che va a puttane.

Il livore e la convenienza di oggi ci farà perdere di vista il bene del domani. E gli italiani in questo sono davvero maestri nell’arte dello sputtanamento di chiunque. Ah, piccola curiosità. Non è un caso che Cantone e Boccassini sono napoletani…


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