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Gabriele Pescatore ha contribuito a scrivere pagine importanti della Repubblica Italiana
13 Lug 2016 08:35

Con Gabriele Pescatore se ne va un pezzo dell’Italia migliore.

La sua scomparsa rende più povero il nostro paese.

Ha detto benissimo il nostro Presidente della Repubblica: “Gabriele Pescatore ha contribuito a scrivere pagine importanti della nostra storia repubblicana, che vanno iscritte nel solco dei valori fondativi della Costituzione”.

Parole bellissime e vere.

È stato Pescatore a costruire e per lunghissimo tempo governare, uno strumento di grandissimo valore, La Cassa del Mezzogiorno, che ha contribuito in modo straordinario a modernizzare il Sud Italia.

Senza questa sua inedita invenzione, del tutto estranea alla tradizione politica e amministrativa del paese, una buona parte del paese vivrebbe ancora oggi un drammatico ritardo economico e infrastrutturale.

Infatti, noi meridionali dobbiamo proprio alla Cassa le dotazioni essenziali e irrinunciabili per avviare un’accettabile qualità della vita civile del meridionale, allora fortemente arretrato, privo delle più elementari opere e servizi.

Grazie a Pescatore e all’azione incisiva ed efficacissima della Cassa, abbiamo visto realizzare in pochi anni quei servizi e quelle strategie a sostegno dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno. Ad iniziare dall’industria e dall’agricoltura che vivevano, in una profonda e drammatica arretratezza.

La vita di Pescatore è stata assai lunga:infatti, a pochi mesi dal compimento dei 100 anni, un traguardo straordinario per un uomo che ha saputo essere Magistrato, Docente di Diritto della navigazione, Presidente del Consiglio di Stato, Presidente della Cassa del Mezzogiorno per tantissimi anni.

Ma lui è stato un intellettuale, uno studioso, un campione di riformismo, un servitore dello Stato dotato di qualità assai rare come l’efficienza, la lealtà, la concretezza, il coraggio, un grande spirito innovativo e rivoluzionario.

Il suo è stato un meridionalismo nutrito e intelligente, fatto di competenza, passione, onestà, senso dello Stato.

Una personalità di così alto prestigio, un uomo delle istituzioni e della gente, va portato ad esempio in un epoca in cui tutto è urlato, dove ogni cosa diventa causa di lacerazione, dove i valori e i principi dello Stato vengono ogni giorno calpestati.

Un uomo come Gabriele Pescatore ha vissuto a pieno un’ epoca di grandissime difficoltà, di drammi e di tragedie, di miseria e di profonda arretratezza.

Ma lui, insieme a tanti uomini straordinari del ‘900, ha saputo gestire i problemi, aggredendoli con coraggio e determinazione, fino a sconfiggerli e superarli.

In una chiave oggi del tutto sconosciuta, qual’è il senso dello Stato e il rispetto delle istituzioni democratiche.

Ed ecco perché è corretto concludere con le parole che gli ha voluto dedicare il Capo dello Stato:

“Mi auguro che si manifesti un impegno comune per affrontare con efficacia i problemi nuovi della questione meridionale e per rafforzare quell’unità del Paese, così decisiva in tempi di globalizzazione.”

E che non sia più “questione meridionale” ma che invece il Mezzogiorno diventi,da subito,un “moltiplicatore di opportunità” per l’intero Paese!


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