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Il bimbo povero costretto a mangiare fuori la scuola
20 Nov 2013 09:01

Il vicesindaco di Venafro (in Molise), Alfredo Ricci, ha inviato una lettera al dirigente scolastico della Direzione “ Don Giulio Testa”  in riferimento al caso del bambino che mangiava da solo il panino mentre i sui compagni di scuola facevano uso della mensa scolastica.  Noi della redazione di Resto al Sud abbiamo deciso di pubblicare la lettera per intero.

Oggetto: “Servizio mensa, situazioni di grave disagio”

 <Nei giorni scorsi si è appreso dalla stampa locale che presso la Scuola Primaria dell’Istituto in indirizzo vi sarebbe un bambino che non può usufruire della mensa scolastica per difficoltà socio-economiche della sua famiglia e che, pertanto, durante l’orario di refezione, consumerebbe il pasto portato da casa (un panino) fuori dalla classe. Da informazioni raccolte per le vie brevi la vicenda, purtroppo, è stata sostanzialmente confermata (e parrebbe che si trascinerebbe da un paio di anni). Peraltro, da un esame della documentazione agli atti del Comune è emerso che nel corrente anno scolastico i genitori del bambino in questione non hanno domandato di usufruire del servizio mensa e che non sono pervenute al Comune né richieste né segnalazioni (neanche informali) di difficoltà socio-economiche nell’accesso del bambino alla mensa scolastica. Infatti, la Giunta Comunale, nello stabilire le tariffe del servizio mensa con delibera n. 61 del 3.10.2013, ha per tempo previsto condizioni agevolate per i casi di disagio socio-economico, di cui, tuttavia, il Comune deve essere in qualche modo informato onde potere intervenire (come, d’altronde, già accaduto nelle scorse settimane, senza, giustamente, alcun clamore mediatico). Diversamente, le notizie – anche sconcertanti come quella in questione – vengono apprese soltanto dalla stampa locale. In ogni caso, questa Amministrazione ritiene che la vicenda sia inaccettabile su un piano morale prima ancora che amministrativo (come emerge anche dal clamore che, giustamente, la notizia diffusa dalla stampa ha avuto presso la cittadinanza), per cui, non appena verificata la veridicità della notizia, si è subito data disposizione affinché il bambino possa essere ammesso immediatamente – fin da oggi – alla refezione scolastica. In tal senso, visto che i genitori del bambino in questione non hanno richiesto al Comune di potere usufruire del servizio mensa, la S.V. vorrà informarli dell’assoluta disponibilità da parte del Comune, affinché possano serenamente decidere se usufruirne o meno. Con l’occasione Le preannuncio che proprio nei giorni scorsi, sulla base dei dati emersi dopo il primo mese di funzionamento della mensa scolastica, questa Amministrazione ha avviato un ulteriore approfondimento dei benefici per l’accesso al servizio nei casi di disagio socio-economico, per i quali già con delibera di Giunta Comunale n. 61/2013 si era prevista una tariffa agevolata di 1,50 €/pasto. Al riguardo, sarà cura del Comune comunicarLe le relative determinazioni, non appena formalizzate, affinché possano essere portate a conoscenza di tutti i genitori. Vi è, però, da evidenziare che, per quanto il Comune possa prevedere un regime di favore nell’accesso al servizio di refezione scolastica da parte dei bambini che vivono con le loro famiglie in condizioni di disagio socio-economico, per evitare il ripetersi di inaccettabili situazioni è indispensabile la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. Occorre che i genitori che intendano usufruire del servizio mensa e che, tuttavia, si trovino impossibilitati a pagare i buoni-mensa, facciano richiesta al Comune di ammissione al regime agevolato per il disagio socio-economico; ed è, altresì, necessario e comunque auspicabile che, in ogni caso, la Scuola, appena venutane a conoscenza, informi il Comune dell’esistenza di situazioni anomale e moralmente non condivisibili di famiglie in difficoltà. D’altronde, proprio grazie a questa collaborazione nella trasmissione delle informazioni da parte di genitori e Scuola in genere e nell’approntamento di soluzioni rapide ed efficaci da parte del Comune, nelle settimane scorse si sono potute fronteggiare, giustamente senza clamore mediatico, diverse situazioni particolari che hanno consentito di salvaguardare la dignità dei bambini. Per questo auspico che, in futuro, ove mai dovessero verificarsi ulteriori situazioni come quella innanzi richiamata, il Comune possa essere tempestivamente informato da chiunque ne venga a conoscenza, onde potersi attivare, se del caso anche attraverso i servizi sociali, per un intervento immediato ed efficace. Infatti, sono persuaso che la collaborazione di tutti costituisca la maniera migliore per tutelare, adeguatamente e come dovuto, i diritti dei bambini. Ringraziando, porgo cordiali saluti>.


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