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Il giallo dell’omicidio mafioso nel mare di Termoli. Legato con 15 chili di zavorra per farlo annegare
09 Lug 2013 09:38

Il busto cinto da una corda sintetica che, annodata all’altezza dello sterno, avvolgeva anche cosce e collo e alle estremità aveva tre dischi in ghisa da 5 kg del tipo di quelli utilizzati per bilancieri da palestra: così, in una sorta di imbracatura sportiva, è stato trovato due giorni fa il cadavere di un uomo, ancora da identificare, sulla spiaggia di Campomarino.

Oggi i Carabinieri di Termoli, autorizzati dalla Procura di Larino (Campobasso), hanno diffuso le foto degli abiti indossati dall’uomo, nella speranza che ciò possa aiutare a identificarlo. Si tratta di una maglietta a maniche corte di colore bordeaux con strisce orizzontali beige, boxer da mare blu con tasche anteriori, calze corte di colore grigio a righe bianche e blu con logo rosso, scarpe da tennis marca Puma di colore grigio con fascia gialla sui lati.

Del caso si sta occupando anche la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”.

La Procura ha iscritto un fascicolo per omicidio, che tecnicamente consente di effettuare tutti i tipi di indagine. Non si esclude, infatti, l’ipotesi del suicidio, dato che il tipo di imbracatura non pare riconducibile a tecniche malavitose note. L’unico accertamento utile potrà essere l’autopsia, fissata per mercoledì prossimo presso l’Istituto di Medicina legale di Foggia, che potrà dare risposte sulla causa e sull’epoca della morte. Quest’ultimo dato consentirà anche di stimare i tempi dello spostamento del corpo, considerando che il giorno del rinvenimento sulla spiaggia molisana il mare in zona era forza 4.


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