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Il giovane di Agrigento che vuole fare la guardia d’onore del Pantheon
14 Ago 2014 08:14

Una storia che va avanti da 136 anni ma che deve fare conti con una ‘crisi di vocazione’. Il New York Times dedica un lungo servizio alla Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon che da oltre un secolo rende “un sobrio omaggio” ad una dinastia, quella dei Savoia, “una volta potente”.

Nel servizio in prima pagina del prestigioso quotidiano americano viene raccontata la storia dell’istituto che organizza cerimonie in occasione di ricorrenze particolari, i cui membri prestano un servizio volontario di guardia alle tombe “in modo silenzioso” anche se spesso “devono rispondere alle domande dei turisti curiosi”.

Un Istituto, si specifica nell’articolo, “non legato a nessun partito politico e non certo un movimento revanscista”. Nel servizio però si sottolinea come “nonostante i recenti sforzi per attrarre nuovi membri, i ranghi della Guardia d’Onore sono cresciuti poco e le tombe sono spesso rimaste incustodite”. Una situazione che i membri dell’Istituto legano al fatto che “le nuove generazioni di italiani hanno dimenticato antichi valori come il patriottismo”.

“Credere nei valori come il patriottismo è abbastanza atipico tra le persone della mia età”, spiega al giornale statunitense Carmelo Raia, 22 anni, uno studente di legge che il mese scorso ha raggiunto Roma da Agrigento, per fare la guardia nel Pantheon. Cercando di attrarre reclute, la Guardia d’Onore ha “aperto” gradualmente anche ai civili “raggiungendo il picco dei 5 mila appartenenti del 2006”. I numeri però da allora sono scesi e “oggi, l’età media delle guardie è compresa tra 50 e 60, e solo circa il 5% ha meno di 30 anni”. “Chiunque può richiedere di diventare una guardia d’onore – scrive Ny Times -, a condizione che il richiedente non abbia precedenti penali e condivida gli ideali”. Ma come spiega il capitano Ugo d’Atri, ufficiale di marina in pensione, “Il nostro negozio offre il tipo di merce che non sempre trova acquirenti”.


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