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Il giudice che processerà Berlusconi sostenne Prodi alle elezioni
19 Feb 2014 08:13

Diciannove anni fa aderì a un comitato che sosteneva la candidatura di Romano Prodi a Palazzo Chigi. Oggi si trova a dover giudicare Silvio Berlusconi, accusato di aver “comprato” senatori, tra il 2006 e il 2008, perché lasciassero la maggioranza di centrosinistra e dessero una spallata al governo Prodi.

Per questo motivo il giudice Nicola Russo, presidente del collegio della prima sezione del Tribunale di Napoli davanti al quale è in corso il processo per la compravendita dei senatori, ha ritenuto opportuno mettere nero su bianco e segnalare la circostanza al presidente del Tribunale. Sia la nota di Russo, sia la risposta del presidente del Tribunale, Carlo Alemi, sono agli atti del processo che vede imputati di corruzione Berlusconi e l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola e che riprenderà il 26 febbraio prossimo.

Alemi ha sottolineato che non vi sono motivi per un’astensione in quanto all’epoca dei fatti – il 1995 – Russo non era ancora magistrato. La segnalazione del giudice era stata trasmessa nei giorni scorsi, nel rispetto delle indicazioni che lo stesso Alemi ha dato ai giudici del Tribunale partenopeo con l’invito a rendere nota ogni situazione che potrebbe presentare aspetti di inopportunità nella conduzione di qualsiasi processo. Una disposizione stabilita proprio a tutela dei magistrati per garantire la loro serenità nel giudizio.

Una richiesta di astensione avanzata precedentemente, nell’ambito dello stesso processo, era stata invece accolta. A chiedere di essere esentata del dibattimento era stata la presidente della quarta sezione del Tribunale, Loredana Acierno, sempre per ragioni di opportunità, essendo la moglie dell’ex procuratore di Bari Antonio Laudati, finito lo scorso anno al centro di polemiche e di procedimenti penali e davanti al Csm per la gestione dell’inchiesta Tarantini-escort in cui e’ coinvolto Berlusconi. In seguito all’iniziativa della Acierno, il processo fu poi assegnato a una diversa sezione: la prima, collegio C, presieduta da Nicola Russo e di cui faranno parte i consiglieri Antonio Baldassarre e Tiziana D’Amato. Quest’ultimo e’ un Got, ovvero un giudice onorario del tribunale, e sarà sostituito da Serena Corleto che assumerà il ruolo di presidente del collegio mentre Russo resterà uno dei componenti del collegio giudicante.

Il dibattimento riprenderà dunque il 26, quando il Tribunale si pronuncerà sulle ammissioni delle parti civili, tra cui il Senato. Berlusconi è accusato di concorso in corruzione: con l’intermediazione di Lavitola avrebbe versato tre milioni di euro all’ex senatore Sergio De Gregorio, eletto nelle liste dell’Italia dei Valori, che in cambio dell’ingente somma sarebbe trasmigrato nelle fila del centrodestra contribuendo, secondo l’accusa, a determinare la crisi del governo Prodi che si reggeva a Palazzo Madama su una maggioranza assai esile. Una iniziativa che, a giudizio dei pm, si inseriva nella cosiddetta “operazione Libertà“, attraverso tentativi di cooptare altri parlamentari dello schieramento opposto e ribaltare così il quadro politico.


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