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Il matrimonio è più forte dell’alluvione
08 Set 2014 08:22

Alla fine, scansando il fango e i detriti, ce l’hanno fatta. Dopo due rinvii causati dalla bomba d’acqua che si è abbattuta su Peschici, Elvira Santoro e Cristiano Ferretti sono riusciti a sposarsi.

Non ci credevano più nemmeno loro, ma il fatidico sì lo hanno pronunciato stamattina nella suggestiva chiesa di Sant’Elia, nel centro storico di Peschici, tra gli applausi dei 170 invitati ormai stremati, perché arrivati da Roma, Milano e da altri centri del Gargano.

Ormai la coppia era rassegnata a rivivere la storia dei Promessi sposi, ma qui il ruolo di don Rodrigo lo ha fatto il maltempo. Quella bomba d’acqua che ieri ha costretto gli sposi a rinviare per due volte il matrimonio.

La cerimonia, preparata per un anno intero, era prevista alle ore 11 del 6 settembre, ma a quell’ora Peschici era sotto un violento nubifragio ed era pure irraggiungibile perché invasa da un fiume di fango e detriti. Vista la situazione, le nozze erano state rinviate al pomeriggio.

“Alle ore 16 in punto”, si erano raccomandanti gli sposi con gli invitati. Ma nel pomeriggio la situazione era sempre tragica: né gli sposi, né gli inviati avrebbero mai potuto raggiungere Peschici, dove erano al lavoro escavatori e mezzi anfibi e dove i soccorritori stavano cercando un disperso e avevano appena finito di portare in salvo i mille turisti evacuati dai campeggi.

“L’altra sera – spiega Sonia, un’invitata e amica della sposa – non si sapeva se ci sarebbe stato il matrimonio: Elvira e Cristiano erano distrutti, mortificati, era come se avessero fatto i lavori forzati”. In tarda serata, la coppia, dopo aver consultato le previsioni meteo, ha deciso per un nuovo rinvio: alle 11 di ieri.

Ma c’era un problema: a Peschici la domenica non ci si può sposare. In preda ad una crisi di nervi, famiglia della sposa, papà Domenico e mamma Lucia Robles, ha chiesto una deroga alla diocesi, che ha acconsentito.

Stamattina dunque il matrimonio, con la gente che sorrideva alla sposa mentre attraversava il centro storico. “E’ quella del matrimonio rinviato ieri. Hai visto che ce l’hanno fatta”, sgomitavano i negozianti. Esausti gli invitati, costretti a restare barricati per un giorno intero negli hotel della zona in attesa di avere notizie del matrimonio, poi festeggiato in un albergo di ‘Manacore’.

Sposarsi a Peschici è sempre stato un desiderio di Elvira, originaria della vicina Apricena ma che vive e lavora a Roma come infermiera al campus biomedico di Trigoria. Nella capitale, la ragazza ha conosciuto il suo Cristiano, conducente di bus pubblici. Proprio lo sposo, stamattina, quando il suocero gli ha consegnato all’altare la bella Elvira, quasi scoppiava a ridere per la fine dell’odissea.

La sposa all’uscita dalla chiesa ha rinvolto un grande sorriso all’amata zia Lina, che con le sue preghiere l’ha aiutata ad esaudire il suo sogno, pur tra mille peripezie. Alla fine era talmente felice che non si è neppure accorta che il suo abito bianco era sfregiato dal fango, così come la fiammante Bentley nera (concessa in prestito da un calciatore) con la quale è arrivata in chiesa.


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