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Il museo del rock che nascerà a Catanzaro
21 Giu 2014 07:19

Per nove anni sarà destinato a ospitare il Museo del Rock. Nuova vita per l’immobile di proprietà della Provincia di via Turco, appena ristrutturato. Grazie alla piena sinergia istituzionale tra Comune e Provincia di Catanzaro, potrà riaprire i battenti lo spazio espositivo nato nel 2011 e ospitato all’interno dell’Ex Stac prima della momentanea chiusura a causa dei lavori di riqualificazione che hanno interessato lo stesso immobile. Si tratta di una struttura a due piani, idonea e funzionale, nel cuore della città, che potrà garantire la giusta continuità a un’iniziativa culturale che ha conquistato in poco tempo l’attenzione di tanti appassionati e cultori musicali. L’atto di concessione in comodato d’uso è stato sancito a Palazzo di Vetro dal commissario provinciale Wanda Ferro e il sindaco Sergio Abramo, mentre gli oneri di gestione saranno a carico dell’amministrazione comunale.

L’accordo rientra in un programma di interventi che, come affermato dal sindaco Abramo, presto restituiranno alla città e al suo centro storico alcuni importanti contenitori culturali come l’edificio dell’Ex Stac, lo storico Palazzo Fazzari e le gallerie del San Giovanni costruendo un ideale itinerario anche di interesse turistico: “Sono certo – ha detto – che il Museo del Rock potrà richiamare la partecipazione di giovani e appassionati di tutte le generazioni. Nonostante i pesanti tagli agli enti locali, crediamo che la cultura rappresenti un investimento importante per la crescita del territorio, basti pensare alla gestione oculata della Fondazione Politeama che quest’anno ha chiuso la propria stagione con 60mila euro circa di utili“. L’anima del Museo del Rock sarà sempre Piergiorgio Caruso, la cui collezione privata è diventata parte integrante del patrimonio del museo, il quale ha anticipato che – nell’ambito di una programmazione condivisa di eventi e attività in vista dell’apertura prevista per fine luglio – ci sarà spazio per il libero contributo di appassionati e collezionisti, ma anche per la partecipazione di giovani band emergenti che godranno di uno spazio aperto dove potersi esibire.

Per il commissario provinciale Wanda Ferro la collaborazione instaurata con il Comune darà “la possibilità di proseguire sulla strada intrapresa a sostegno della cultura come vero ascensore sociale e motore di sviluppo per il territorio, con l’obiettivo non solo di custodire la memoria dei grandi eventi passati, ma di porre le basi per offrire nuovi emozionanti momenti destinati ad aggiungersi alle pagine che fanno già parte della storia di Catanzaro, come l’indimenticabile concerto di Vasco Rossi. Il Museo del Rock – ha affermato il commissario della Provincia Wanda Ferro – non è semplicemente il luogo dove si espone, grazie alle collezioni private, la storia del rock, ma si è rivelato un laboratorio culturale, un punto di aggregazione, e appartiene alla nostra comunità per cui dobbiamo tutti insieme fare degli sforzi per potenziarlo e soprattutto mantenerlo. Da tempo con il sindaco Abramo cercavamo una soluzione, e la Provincia, anche nel rispetto delle nuove norme che nell’ottica della spending review impongono agli enti di collaborare quando si possono individuare immobili di proprietà necessari per le attività, ha operato in sinergia con il Comune. Del resto questa sinergia, anche se in ruoli diversi, è la stessa che in passato ha fatto di Catanzaro una capitale della grande musica: ricordate una città per cantare, il concerto di Vasco Rossi, e poi abbiamo proseguito con Settembre al Parco. Oggi mi sembra di tornare al tempo in cui ero assessore alla cultura della giunta Abramo“.

I locali di via Turco, visionati insieme ad Abramo e a Caruso, sono stati di recente ristrutturati e si è atteso che tutti gli adempimenti burocratici fossero superati per stipulare oggi questa convenzione: “La provincia crede molto nel Museo del Rock e nella sua funzione – ha continuato la Ferro – tant’è che nella convenzione ci siamo riservati la possibilità di organizzare un certo numero di eventi all’anno di natura culturale. Adesso possiamo partire con l’allestimento, quindi nei tempi necessari con una prima iniziativa coincidente con l’apertura, infine saremo pronti per un eventuale potenziamento della struttura. Come ha evidenziato anche ieri la Banca d’Italia nel suo rapporto sull’economia regionale, gli investimenti nel settore della Cultura rappresentano il vero motore di sviluppo per un territorio come quello calabrese, ricco di strutture museali, di beni archeologici, e con una grande offerta di iniziative culturali“.


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