';

Il sogno americano del paesino siciliano. Dentro una App
05 Mar 2014 07:28

Da Mirabella Imbaccari a New York. Un gruppo di ragazzi originari del paesino siciliano alle pendici dei monti Erei è riuscito a realizzare il grande sogno: hanno prodotto un software che è in grado di gestire i taxi della grande metropoli. Il loro obiettivo di partenza  è stato quello di creare un programma in grado di gestire la pubblicità personalizzata.

L’idea del progetto nasce grazie a Luca Naso. Lui  laureato in fisica all’Università di Catania, dopo aver preso il dottorato alla Sissa (la Scuola internazionale superiore di studi avanzati) di Trieste e aver fatto ricerca a Padova, Varsavia, Oxford e dopo essere stato chiamato dall’Accademia cinese delle scienze per occuparsi a Pechino dei “campi magnetici, stelle di neutroni e dischi di accrescimento”, decide di tornare nella sua Sicilia.

Sembrava che il suo futuro fosse già segnato e invece circa tre anni fa ha preferito accettare l’offerta di Riccardo D’Angelo, anche lui di Mirabella,  laureato in fisica e costretto a “girovagare” per l’Italia in cerca di lavoro. Come Luca è tornato poi al paese per fondare la «EdisonWeb».

Una scommessa vincente  visto che i fatti hanno poi dato ragione alla loro iniziativa, alla quale partecipano anche Stefano (fratello di Riccardo) e altri ragazzi. Sono partiti da una palazzina ai margini del paese e sono riusciti a dimostrare “che nel mondo di oggi, grazie alla rete, è possibile ritagliarsi spazi di eccellenza pur non vivendo nel cuore di Manhattan o a Seul, a San Francisco o a Shanghai”.

Come ha raccontato anche Monica Battistoni: “è bastata una pagina in inglese su LinkedIn perché nel giro d’una settimana enti di ricerca e municipalità europee, da Glasgow a Salonicco, da Plodviv a Coventry, dal distretto di Lille all’ente dei trasporti della Croazia, contattassero la softwarehouse catanese”.

Ora Riccardo si è trasferito a Milano, perché ormai era necessaria una base nel cuore produttivo del Nord, un altro ragazzo figlio di emigrati in Germania, ha aperto una sede a Stoccarda, e così gli altri. Tutto ciò proprio per poter gestire al meglio le “tecnologie di analisi avanzata dei consumatori e delle dinamiche comportamentali per una comunicazione mirata e adattiva”.

Mentre prosegue il perfezionamento di questo sistema, “Digital Signage”, le cui metodiche sono state adottate anche dalle grandi aziende come Nokia, Nivea, Ferrero, Comau, Avio, Mattel, la piccola azienda, situata nel paesino siciliano, è  ormai fucina di nuove idee come  “Microbus“, un progetto di mobilità pensato per il programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 promosso dalla Ue con 78 miliardi di euro da assegnare nei prossimi sette anni.

Il progetto consiste in piccoli bus – ha riferito Luca Naso – con percorsi fissi ma, grazie a un software di gestione e alle poche persone trasportate, cinque al massimo, offrirà una maggiore velocità rispetto a un normale mezzo pubblico e soprattutto più elasticità sugli itinerari”.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento