';

Il volto della madre di Ciro, la vera Napoli
29 Giu 2014 09:04

Quella straziante foto che ha lasciato una scia su tutti i quotidiani italiani, è l’icona del dolore.

La madre di Ciro Esposito avvinghiata alla bara del figlio, con il capo chino su essa e con un’espressione sconvolgente, che nemmeno il pennello del migliore pittore rinascimentale poteva replicare.

Una foto rara nel suo struggente messaggio di rappresentazione del più intenso e difficile dei sentimenti umani: il dolore.

Il dolore che diventa strazio. E poi più nulla, perché oltre non c’è più niente.

Quella foto ha reso la frase napoletana “i figli so’ piezz’ e core“, incredibilmente limitata.

Per la mamma di Ciro, il figlio era l’intero cuore.

Ecco il senso della dichiarazione: “la mia vita ora è vuota“. Adesso l’abbiamo intesa in tutta la drammaticità.

Quella foto, con quei capelli biondi stesi sul drappo del Comune di Napoli, che avvolgeva la bara, erano la scia indelebile di una donna coraggiosa.

Ha sopportato il calvario di un figlio, trovando la forza di perdonare l’assassino.

Questa donna e quella foto, sono la risposta lapidaria di Napoli ai mille luoghi comuni che la circondano.

La nobiltà d’animo di Antonella Leardi, è il volto più rappresentativo della vera Napoli.

Quella del sentimento delle sue melodie più antiche, incise nel suo dna.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento