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“Io, Valeria Golino, nella pelle di Armida” la direttrice del carcere di Sulmona morta suicida. Guarda il videoreportage
10 Dic 2013 07:45

Il nostro direttore Giuseppe Caporale incontra l’attrice Valeria Golino, protagonista del nuovo film di Giuseppe Puccioni, “Come il Vento” che racconta la tragica vicenda di Armida Miserere, la direttrice del carcere di Sulmona morta suicida nell’aprile del 2003.

Armida Miserere fu una delle prime donne direttrici di carcere. Laureata in criminologia, figlia di militare, abituata a dare valore alla disciplina, consapevole della difficoltà e della solitudine che comportava un lavoro da “prima linea”, iniziò la sua carriera a 28 anni nel carcere di Parma, e per vent’anni (gli anni difficili della mafia, del terrorismo, della P2), ricoprì l’incarico di direttore in vari carceri d’Italia: Voghera, luogo di detenzione delle terroriste “irriducibili”, Pianosa in mezzo a boss mafiosi, l’Ucciardone a Palermo, poi Torino, Ascoli Piceno, Spoleto, Lodi, San Vittore a Milano, e infine Sulmona.

Il 19 aprile 2003 Armida Miserere, questa donna dura, discussa, che incuteva timore ma anche rispetto e che godeva dell’amicizia di magistrati come Giancarlo Caselli e Alfonso Sabella, si uccise con un colpo di pistola alla testa nella sua abitazione annessa al carcere di Sulmona. Accanto a lei solo il suo cane e sul letto la foto del suo compagno Umberto Mormile, educatore carcerario, ucciso in un agguato di camorra nel 1990 a Milano.

 


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