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La laurea si compra con 2500 euro, all’Università di Catania
10 Dic 2013 07:41

Giovanbattista Luigi Caruso e Giuseppe Sessa, dipendenti dell’Università di Catania, attraverso l’accesso ai software dell’ateneo, avrebbero modificato voti e registrato esami mai sostenuti dagli studenti per la cifra di 2500 euro.

Proprio questa mattina, secondo quanto riferito in conferenza stampa da i Tenenti Colonnello Giancarlo Franzese e Antonio Campo,  i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno eseguito nei loro confronti un provvedimento di misura cautelare: sono entrambi agli arresti domiciliari.

Le accuse mosse nei confronti di Caruso e Sessa sono di falso in atto pubblico, corruzione ed accesso abusivo al sistema informatico.

L’indagine è stata condotta per il corso di laurea in medicina: nel piano di studi che prevede che vengano sostenuti in totale 37 esami, ben 19 erano stati acquistati da uno studente ventottenne. Inoltre sempre secondo le accuse è emerso che un altro studente sarebbe stato aiutato per la somma di 250 euro.

I due ragazzi, grazie alle loro confessioni, spontanee, hanno evitato la galera ma, sono comunque stati indagati e verranno processati. La stessa Università ha preso provvedimenti seri in merito alla questione, non solo nei confronti dei due dipendenti: il rettore Pignataro ha annullato la laurea in medicina.

L’indagine, ancora in corso, – ha detto il procuratore aggiunto Michelangelo Patané – va avanti dal 2010 ed è rivolta all’individuazione di altre possibili falsificazioni sugli esami. Al momento – ha concluso – non vi sono docenti universitari impilati nella vicenda”.


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