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“La Maschera”, quando la musica è voglia di innovazione e cambiamento
05 Apr 2014 06:15

Il loro sound è fresco, sperimentale, lontano dai cliché, oscilla tra la canzone d’autore, la bossa e il blues. I testi originali, che valorizzano il cantato in dialetto e una sezione ritmica insolita, che include oltre al basso una piacevolissima tromba, sono una decisa risposta sociale ai pochi stimoli forniti dall’odierna società e una diretta accusa volta a smascherare, per l’appunto, i troppi vizi e difetti dell’Italia e della Napoli contemporanea.

Loro sono La Maschera e provengono dalla periferia nord-est di Napoli. Ma non lasciatevi ingannare dal nome perché, in verità, non hanno la benché minima intenzione di mimetizzarsi o nascondersi. Tutt’altro! Ce la mettono tutta per riuscire a far tornare il sorriso al rassegnato Pulcinella e per far tornare il sereno su questa città.

Il gruppo nasce nella primavera del 2013 dall’incontro tra il cantautore Roberto Colella, il trombettista Vincenzo Capasso e il bassista Eliano Del Peschio. Aderiscono al progetto Marco Salvatore alla batteria e Alessandro Morlando – chitarra solista.

La musica – affermano – è senz’altro un utile espediente per divertirsi, per aggregarsi, per trascorrere insieme qualche ora, per evadere dal grigio e dalla monotonia periferica, ma nel nostro caso riesce ad essere molto altro e molto di più“.

Estremamente motivati, tutt’altro che rassegnati, e la loro musica, nelle canzoni più critiche e impegnate, sembra dimostrarlo. La loro è la volontà, comune a tanti altri giovani, di ripartenza, di cambiamento, di alternative, e la musica può essere senza dubbio un veicolo, in grado di far emergere l’ardore, la passione non ancora sopita, la creatività, tutto quello, insomma, che questa società ignora, trascura e forse teme, come recita Il ballo del potere.

Chiuse le registrazioni del primo disco “O Vicolo ‘e l’Allerìa”, domenica 6 Aprile, La Maschera sarà al Teatro Palapartenope in occasione del DiscoDays, una delle più importanti manifestazioni musicali della Campania, con una piccola anticipazione dei brani contenuti nel nuovo album. La band riceverà anche il premio Rete dei Festival e potrà presentare il proprio progetto in occasione del MEI – Sangiorgi che si terrà a Faenza tra il 26 e il 28 Settembre 2014.

Il gruppo inoltre – con il supporto della Godfather Studio (partner tecnico DiscoDays) – inciderà un brano in analogico su un ATR 24tracce bobina da 2″.

Ci sono capitati in questo periodo tantissimi eventi che ci hanno emozionato e che ci hanno regalato delle bellissime soddisfazioni che non avremmo mai immaginato. E ci sono capitati anche momenti meno piacevoli: infatti è con grande dispiacere che annunciamo l’uscita dalla band del percussionista Roberto Guardi e lo ringraziamo del lavoro svolto con noi fino a questo momento facendogli un grosso in bocca al lupo per la sua carriera“.


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