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La pessima figura degli studenti del Sud al test di Medicina
29 Apr 2014 09:45

Dopo le polemiche sul numero chiuso e sulle difficoltà di entrare a Medicina per l’enorme numero di iscritti al test rispetto ai posti disponibili, ecco la sorpresa: i risultati al Sud e al Centro-Sud sono stati talmente scarsi che saranno ben 1400 i posti in esubero assegnati ai ragazzi “prenotati” di altre sedi, cioè quelli che, non essendo riusciti a iscriversi alla prima sede scelta, sono comunque entrati in graduatoria per una seconda preferenza grazie all’alto punteggio in scala nazionale.

Sempre ammesso che tra le seconde preferenze abbiano scelto una delle sedi “scoperte”. In parole povere, il numero degli iscritti che hanno passato il test di alcune Università del Mezzogiorno è minore rispetto al numero dei posti disponibili, che verranno prontamente “scippati” dai ragazzi di altre sedi.

Per sapere con certezza dove sia possibile iscriversi, comunque, si dovrà aspettare la graduatoria nazionale ufficiale che verrà pubblicata il prossimo 30 settembre. Ma non si può fare di tutta l’erba un fascio, e anche alcuni celebri atenei del Meridione hanno attratto le “eccellenti” aspiranti matricole italiane: alla Federico II di Napoli e all’Università di Bari, tutti i posti sono occupati dai ragazzi che hanno scelto le due sedi come prima scelta, e anzi alcuni di essi dovranno spostarsi per esaurimento di posti.

Allo stesso modo, alcuni atenei molto rinomati del Centro-Nord, come quello di Parma e di Siena, hanno registrato un bel flop e gli iscritti al test hanno lasciato scoperti ben 98 posti nel primo caso ed addirittura 150 nel secondo, magari proprio a vantaggio di alcuni studenti “prenotati” di Napoli e Bari, invertendo la rotta.

E’ sbagliato pensare che gli studenti che abbiano svolto il test negli atenei dai risultati più brillanti, concentrati soprattutto al nord Italia, siano di conseguenza residenti nella stessa regione: il dato che da tempo è una realtà, è quello della tendenza dei ragazzi del Mezzogiorno a spostarsi nelle regioni del Settentrione per studiare: è verosimile quindi che molti di essi abbiano svolto il test nelle regioni risultate “eccellenti”.

Il recente rapporto AlmaLaurea sui fuori sede nella penisola rende noto che nel il 77,7% degli studenti Lucani, il 62,4% dei Molisani, il 43,7% dei Calabresi, per dirne alcuni, ha scelto lo scorso anno di fare il proprio percorso di studi in una città diversa dalla propria, mentre pochissimi sono i ragazzi dell’Emilia Romagna (14%), Toscana (12,4%), Lazio (10,4%) e Lombardia, minor esportatrice di studenti con solo il 9%, che si trasferiscono.


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