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Lampedusa diventerà l’isola delle biciclette
03 Mag 2014 08:59

Finalmente un volto più green per Lampedusa e l’isola di Linosa grazie a tre progetti innovativi sposati dall’amministrazione comunale, nell’ambito delle iniziative organizzate da Emmaus Italia, Legambiente, Libera, Comune di Lampedusa e Linosa e associazione Archivio Storico.

Il primo si chiama ‘Lampedusa Green Bike, grazie ad AzzeroCO2 si porterà avanti un progetto – inserito all’interno del bando “Fonti rinnovabili, risparmio energetico e mobilità sostenibile nelle isole minori” – che miri a creare una rete di biciclette pubbliche e private, garantendo per le strade la massima sicurezza: stimolarne l’utilizzo sia dei residenti, sia dei comunque tanti turisti che ogni anno soggiornano nelle due isole siciliane vuol essere un imperativo per limitare quanto più possibile le emissioni di CO2.

Il secondo progetto è ‘Smart Island’, presentato da ExaltoCnr e Res Nova Die, è una ambiziosissima scommessa per realizzare dei sistemi di produzione diffusa di energia che facciano leva sulle risorse naturali e rinnovabili disponibili sul territorio. L’obiettivo, di conseguenza, è favorire l’imprenditorialità delle aziende locali, farle crescere numericamente, economicamente e professionalmente al fine di inculcare una mentalità più green e di garantire una produzione durante tutto l’anno e non solo nella stagione estiva, per attirare il turismo.

Non ha un nome vero e proprio, infine, la terza iniziativa proposta in quest’ultimo periodo nelle due isole dell’arcipelago al largo della Sicilia; a lanciarla è il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) insieme al Ministero dell’Ambiente, ed è tanto semplice quanto efficace, ma a volte così difficile da mettere in pratica: la raccolta differenziata. “Il piano – come previsto dal progetto – prevede il ‘porta a porta’ per ogni frazione merceologica di rifiuto“, ma non solo: seguendo le direttive europee sulla gestione sostenibile dei rifiuti, incentrate sulla prevenzione e sulla massimizzazione del riciclaggio per ridurre al minimo lo smaltimento nelle discariche, si punterà sull’incremento di mezzi adibiti alla raccolta, sulla maggiore diffusione dei cassonetti dedicati (adeguati al fabbisogno del territorio, senza sprechi inutili) e a una più ampia campagna di sensibilizzazione.

Negli ultimi anni l’Isola di Lampedusa – spiega il sindaco Giusi Nicolini – è finita troppo spesso agli onori della cronaca per le questioni di emigrazione dal Nord Africa alle proprie coste: impossibile dimenticare la tragedia dell’imbarcazione affondata lo scorso 3 ottobre che ha causato la morte di 366 persone, e di cui è stato fatto, sempre sull’isola, un giardino dedicato alla memoria delle vittime. Ecco allora tre progetti che danno a Lampedusa e all’Isola di Linosa insieme un volto più green che gli permette, almeno questa volta, di far parlare di sé per questioni più piacevoli; perché, sebbene Lampedusa e Linosa siano solo piccoli territori, estremamente isolati anche dal punto di vista geografico e quindi svantaggiati dal punto di vista degli approvvigionamenti e dei servizi, è altrettanto vero che la volontà di crescere e migliorare delle istituzioni locali e degli abitanti non manca”.


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