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Lo stato del piano Industria 4.0, modificato dalla Legge di Bilancio 2019
27 Feb 2019 15:38

La proroga per tutto il 2019 dell’iper ammortamento per l’acquisto dei beni strumentali 4.0 (come definiti dalle precedenti manovre), seppure con alcune sostanziali modifiche riguardanti le aliquote di incentivazione. È questa una delle principali novità della Legge di Bilancio 2019 per Industria 4.0, che viene confermata nella struttura con qualche piccola modifica o integrazione.

Cos’è il piano industry 4.0

Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: operare in una logica di neutralità tecnologica, intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali, agire su fattori abilitanti Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.

Le principali azioni sono l’Iper e Super Ammortamento, la Nuova Sabatini con Credito all’innovazione, Fondo di Garanzia, Credito d’imposta R&S per premiare chi investe nel futuro, Accordi per l’innovazione, Contratti di sviluppo, incentivi a Startup e PMI innovative, Patent box per dare valore ai beni immateriali, Centri di competenza ad alta specializzazione, Centri di trasferimento tecnologico e Credito d’imposta formazione, per puntare sulle competenze.

Gli investimenti per le imprese 4.0

Tra le novità introdotte dalla Manovra Finanziaria, sul fronte Industria 4.0 verrà istituito un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021.

Inoltre, per favorire l’ecosistema delle startup la Legge di Bilancio 2019 istituisce un Fondo per il sostegno al Venture Capital, da 110 milioni di euro. Ridimensionamento in arrivo per il bonus ricerca e sviluppo: si riduce l’aliquota di agevolazione dal 50% al 25% per alcune tipologie di spese e il beneficio massimo concedibile per singola impresa da 20 a 10 milioni di euro.

Novità anche sul fronte degli adempimenti formali per usufruire del credito di imposta, con l’obbligo di certificazione delle spese e di predisporre una relazione tecnica illustrativa dei progetti e del loro avanzamento.


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